Napoli_Spagnola_3Autore: Francisco Elias de Tejada.
Titolo: Napoli spagnola. Volume 3
Sottotitolo: Le Spagne auree (1554 - 1598)
Prefazione di Silvio Vitale.
Traduzione e introduzione di Gabriele Fergola.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 13,5); 324 pagine.
Luogo, Editore, data: Napoli, Controcorrente, dicembre 2004
ISBN: 9788889015186
Prezzo: Euro 20,00
Disponibilita': Limitata

 


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Il regno di Filippo II (1554-1598) viene presentato da Francisco Elias de Tejada nel quadro che egli definisce delle Spagne auree, epoca della piena immedesimazione di Napoli nella monarchia federativa ispanica. Napoli infatti partecipa con entusiasmo alle battaglie contro l'eresia protestante e contro la minaccia musulmana e, sul piano interno, consegue una sempre piu' piena fisionomia istituzionale. I suoi uomini d'armi combattono con orgoglio sotto le bandiere spagnole, i suoi intellettuali ne cantano le vittorie.


Filippo II, "principe perfetto", vincitore a Lepanto, nel 1571, con le squadre cristiane comandate dal fratellastro don Giovanni d'Austria, domina il campo, quale garante della sicurezza e dell'indipendenza del Regno. E' il tempo in cui Napoli coltiva addirittura l'ambizione dell'unificazione della Penisola sotto lo scettro del suo Re.
In questo terzo volume della Napoli spagnola, Francisco Elias de Tejada, come ha gia' fatto nei precedenti sulla "Tappa Aragonese" e sulle "Decadi Imperiali", passa in rassegna una serie di scrittori politici, poeti, giuristi, storici, filosofi, che esprimono compiutamente la temperie culturale dell'epoca. Giovanni Antonio Lanario, all'unisono con una coorte di teorici delle istituzioni, stabilisce il principio secondo cui "Potestas absoluta non potest dari in Republica politica, et bene ordinata", con ciò rivendicando i diritti della Nazione e dei corpi rappresentativi contro ogni eventuale involuzione tirannica.
Ma, su quest'epoca "dorata", si stende a un tratto, nel 1588, l'eco del disastro dell'Invincibile Armata  innanzi alle coste inglesi. Nell'ultimo decennio del Regno di Filippo II, pur conservando le Spagne intatta la loro potenza, si avvertono i primi segni di crisi, prodromi del meno ambizioso Regno di Filippo III, che Francisco Elias de Tejada definira' Spagne argentee.

 


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