Autore: Francisco Elías de Tejada
Titolo: Napoli spagnola. Volume 4
Sottotitolo: L’età d’argento delle Spagne (1598-1621)
A cura di Gianandrea de Antonellis
Prefazione di Miguel Ayuso
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 13,5); pagine; illustrazioni a colori
Luogo, Editore, data: Napoli, Controcorrente, maggio 2012
ISBN: 9788889015926
Prezzo: Euro 25,00
Disponibilità: Limitata

In questo quarto volume della sua opera Francisco Elías de Tejada traccia i profili delle grandi menti che popolarono Napoli all’inizio del Seicento. Si possono così scorrere le pagine nelle quali si presenta Francisco de Quevedo come difensore della politica del duca di Osuna, favorevole a conservare l’egemonia del re di Napoli sulla penisola italiana; oppure quelle dedicate a Tommaso Campanella, descritto come nemico del Regno di Napoli per l’estremizzazione della dottrina della monarchia universale del re delle Spagne. Campanella viene definito un “antiaristotelico, che storpia l’impulso costruttivo della riforma filosofica telesiana, un antimachiavelliano che copia Machiavelli, un antiluterano che furtivamente canonizza il luteranesimo nella mitica Città del Sole”. Ma l’asse centrale dell’opera è riservata ai personaggi illustri che danno il maggior tono al pensiero politico ispanico del regno di Napoli. Sono passati in rassegna lo scolastico di ferro Gio. Antonio Palazzo, cristianizzatore della ragion di Stato; Vincenzo Gramigna, cantore della monarchia come governo stabile; Alberto Pecorelli che, non contento dell’opposizione al machiavellismo, si scontra pure completamente con la sua versione mitigata nel tacitismo. E poi ancora: Juan Bautista Valenzuela, castigliano napoletanizzato fino al midollo; o Giulio Cesare Capaccio, personalità tra le più rilevanti del periodo, parimenti antitacitista e delineatore dell’architettura del regno di Napoli, considerato come corpo politico, come parte, con personalità istituzionale e culturale, integrata nelle Spagne in lizza con il nemico europeo. Napoli, dunque, è una città bella, al centro di un incontro fra la visione spirituale del mondo, l’orgoglio di appartenenza, la volontà di lasciare un messaggio al futuro e la consapevolezza di affermarlo.