Curatore: Giuseppe Porzio, Antonio Ernesto Denunzio
Titolo: Artemisia Gentileschi a Napoli
Sottotitolo:
In collaborazione con la National Gallery di Londra, con Gabriele Finaldi e Letizia Treves.
Catalogo della mostra. Napoli, Gallerie d'Italia, 3 dicembre 2022 - 19 marzo 2023
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 28 x 24); 246 pagine; 130 illustrazioni a colori, molte a tutta pagina
Luogo, Editore, data: Napoli, Edizioni Gallerie d'Italia | Skira, 2022
Collana: Cataloghi d'Arte Antica
ISBN: 9788857248509
Condizioni: Nuovo
Note:
Prezzo: Euro 39,00
Disponibilità: In commercio (prevista 18 dicembre 2022)
Artemisia Gentileschi (1593-1656?) è certamente la più celebre pittrice del Seicento ed è uno dei rari nomi ad aver raggiunto, nella storia dell'arte, una fama universale. La sua condizione di donna e la sua vicenda esistenziale, del resto, continua a sollecitare tutt'oggi questioni decisive, come il ruolo femminile nella società moderna e il suo problematico rapporto con la cultura e il potere. Nel suo itinerario biografico, dipanatosi attraverso alcuni dei più importanti centri europei (Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Londra), Artemisia ha infatti intrecciato una fitta serie di legami con il mondo artistico, letterario e finanche politico delle città in cui risiedette, maturando un'eccezionale consapevolezza della qualità della propria arte e della dignità del proprio status intellettuale.
Pubblicata in collaborazione con la National Gallery di Londra, la monografia è dedicata al soggiorno napoletano di Artemisia, attestato tra il 1630 e il 1655 (con una parentesi londinese) che costituisce il capitolo conclusivo e più esteso nel tempo della sua vita, ma che raramente ha ricevuto una specifica e sistematica attenzione da parte degli studi e delle iniziative espositive dedicate all'artista. Attraverso il confronto delle opere della pittrice con quelle di artisti a lei contemporanei, Artemisia Gentileschi a Napoli intende esplorare l'enorme successo incontrato da Artemisia nella capitale del Viceregno, con i suoi ovvi riflessi spagnoli, e restituire un'immagine attendibile della grandezza artistica di questo complesso momento storico. Da questo punto di vista, il contesto napoletano risulta un terreno assolutamente privilegiato per misurare la capacità di diffusione dell'immaginario visivo proprio della pittrice.
A Napoli, infatti, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo a Bernardo Cavallino.
Il volume si avvale della supervisione di Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra e di Letizia Treves, curatrice della mostra Artemisia alla National Gallery (2020). Giuseppe Porzio è docente di Storia dell'arte all'Università degli Studi di Napoli. Antonio Ernesto Denunzio è responsabile di Iniziative culturali e Progetti espositivi di Gallerie d'Italia
La mostra "Artemisia Gentileschi a Napoli", è dedicata al lungo soggiorno napoletano della pittrice, documentato tra il 1630 e il 1654 e interrotto solo da un viaggio a Londra tra il 1638 e il 1640; un capitolo fondamentale nell'arte e nella vicenda biografica di Artemisia, che a Napoli non era stato mai oggetto di un'esposizione monografica così ampia.
La mostra, realizzata in special collaboration con la National Gallery di Londra e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale, presenterà un’accurata selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali che renderanno la mostra un’occasione di aggiornamento degli studi scientifici sull’argomento.
La narrazione espositiva intende procedere secondo una scansione tematica e iconografica, coprendo l’arco cronologico in cui Artemisia fu a Napoli, per esplorare l’enorme successo incontrato nella capitale del Viceregno, e restituire un’immagine attendibile della grandezza artistica di questo complesso momento storico. A Napoli, infatti, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo a Bernardo Cavallino.
Iconografie e temi già collaudati dalla pittrice, principalmente legati alla raffigurazione di eroine femminili (Giuditta, Cleopatra etc.), furono ripresi e messi sul mercato con innumerevoli varianti e modalità imprenditoriali. Su tali temi l’esposizione si propone di far luce, grazie anche agli esiti di un’estesa campagna di ricerca archivistica, condotta per l’occasione.
La mostra alle nuove Gallerie d’Italia di Napoli nasce come approfondimento dell’esposizione monografica dedicata all’artista alla National Gallery di Londra nel 2020, e vede la consulenza speciale di Gabriele Finaldi e la curatela di Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio.