Massimo Siviero
Massimo Siviero, nato a Roma da genitori napoletani, è giornalista professionista.
Ha lavorato per trent'anni per il quotidiano della sua città, «Il Mattino», e dieci per «Il Messaggero» di Roma, di cui è stato corrispondente.
Ha già pubblicato i romanzi Il diavolo giallo (Camunia, 1992), Il terno di San Gennaro. Un giallo tutto napoletano (Lo stagno incantato, 1999), Un mistero occitano per il commissario Abruzzese (Claudiana, 2001), Vendesi Napoli (Dario Flaccovio, 2005), Mater Munnezza (Edizioni CentoAutori, 2011), Caponapoli (Arnoldo Mondadori, 2012), e svariati racconti confluiti in diverse antologie.
Ha firmato, tra l'altro, un saggio su Come scrivere un giallo napoletano (Graus, 2003) e documentato che la primogenitura di questo genere appartiene a Napoli.
È componente del consiglio direttivo e responsabile per la Campania del Sindacato Nazionale Scrittori.
Nel 2002 ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio per la narrativa e nel 2006 il Premio Internazionale di giornalismo "Sebetia-Ter".
Ha lavorato per trent'anni per il quotidiano della sua città, «Il Mattino», e dieci per «Il Messaggero» di Roma, di cui è stato corrispondente.
Ha già pubblicato i romanzi Il diavolo giallo (Camunia, 1992), Il terno di San Gennaro. Un giallo tutto napoletano (Lo stagno incantato, 1999), Un mistero occitano per il commissario Abruzzese (Claudiana, 2001), Vendesi Napoli (Dario Flaccovio, 2005), Mater Munnezza (Edizioni CentoAutori, 2011), Caponapoli (Arnoldo Mondadori, 2012), e svariati racconti confluiti in diverse antologie.
Ha firmato, tra l'altro, un saggio su Come scrivere un giallo napoletano (Graus, 2003) e documentato che la primogenitura di questo genere appartiene a Napoli.
È componente del consiglio direttivo e responsabile per la Campania del Sindacato Nazionale Scrittori.
Nel 2002 ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio per la narrativa e nel 2006 il Premio Internazionale di giornalismo "Sebetia-Ter".