TRATTATO DEL VINO E ACETO - Giovanni Flavio Bruno

Pubblicato a Napoli nel 1591, il Trattato del vino e aceto di Giovanni Flavio Bruno può reclamare la nostra attenzione almeno per due buoni motivi.

In primo luogo perchè, nel panorama degli scritti del tempo relativi ai vini, si qualifica per caratteristiche non omologabili a quelle espresse da altri cultori rinascimentali, in virtù di un sapiente equilibrio fra approccio enotecnico e approccio medico, tonificato quest'ultimo da una conoscenza delle proprietà delle erbe paradigmatica delle nozioni scientifiche del tempo.

In secondo luogo perchè, a distanza di 400 anni, taluni consigli e taluni rimedi, enfaticamente espressi, non possono non suscitare il nostro bonario sorriso.

Dunque un'opera per certi versi istruttiva; quanto meno in termini di registrazione di usi e costumi oramai obsoleti; ma anche divertente e tale quindi da prestarsi ad essere fruita come piacevole passatempo, eventualmente davanti ad un bicchiere di vino in compagnia di amici.