Cantate_Napoletane_del_700_pTitolo: Cantate Napoletane del '700.
Autore/i: Vari
Esecuzione: Cappella della Pietà dei Turchini
direttore Antonio Florio
Libretto in italiano, inglese e francese
Recorded in Chiesa Santa Caterina da Siena, Naples, Italy in December 2008
Recording producer, eingineer et editing Laurence Heym
Recorded on Pyramix virtual studio in 24 bits/96 kHz
Translation by Mary Pardoe Et Francesco Cotticelli (English), Jean Francois Lattarico(French)
Produzione: Eloquentia
Anno di produzione: 2009
Disponibilità: NO

 


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 Ricostruire le "conversazioni" armoniche organizzate nei palazzi napoletani è assai complesso; mancano, purtroppo, dettagliati resoconti, ma è comunque possibile inseguire delle tracce che ragguagliano sul cerimoniale.


Se da un lato è ovvio annoverare quella letteratura che ostenta fieramente l'inequivocabile destinatario, dall'altro è più complesso dare una paternità a quei volumi miscellanei, disseminati nelle biblioteche di tutto il mondo, sicuramente provenienti dagli scaffali delle librerie appartenute all'aristocrazia locale e che rinviano alla musica praticata presso le loro abitazioni.

Queste raccolte serbano non poche sorprese custodendo talvolta florilegi di pagine di teatro musicale le cui partiture sono date per disperse; per il primo Settecento, tra l'altro, mancano all'appello un gran numero di cummeddeje pe mmuseca e solo negli ultimi anni, di tanto in tanto, stanno emergendo preziosi frammenti di una letteratura ormai creduta persa da queste raccolte antologiche. È stato il caso, ad esempio, di alcuni brani della pionieristica La Cilla, che segnò l'inizio della grande stagione della «commedia in musica in lingua napolitana», e ora de Lo finto laccheo.

Il "custode" di questi brani "favoriti" della commeddeja di Giuseppe de Majo offre avare informazioni che si riducono a un titolo dell'opera - Napoletani alli Fiorentini - e al nome del compositore; appurato che il titolo apposto sul frontespizio risulta inesistente nei repertori settecenteschi si è ricorsi alla disamina dei libretti di commedia intonati da de Majo al Teatro dei Fiorentini nella prima metà del Settecento. I materiali poetici delle pagine contenute nella raccolta custodita nella biblioteca del Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli corrispondono a quelli del primo cimento dell'artista per le gloriose tavole firmati da Bernardo Saddumene: Lo finto laccheo, «Da rappresentarese a lo Teatro de li Sciorentine sto Vierno de lo 1725».

Tra le otto pagine de Lo finto laccheo - che è una commedia tutta in lingua napoletana - restituite dal manoscritto, il brano di Stuppolo, «Se crede sta secura», presenta, ad esempio, un'ardita contaminazione stilistica alquanto lontana dalle consuetudini della canzone "popolare" e la cui eco giunge sino al Pergolesi de II Flaminio della canzonetta «Mentre l'erbetta»; lo stile "popolare" nelle due pagine è assolto dal tempo lento di siciliana in 12/8; i due brani hanno in comune anche la tonalità di rè minore e l'espediente della "messa di voce" nonché una venata parodia antibarocca, comunque i maturi artifici del compositore jesino segnano il passo con le nuove esigenze della scrittura musicale e lo rendono pressoché irraggiungibile.

Elenco dei brani:
Niccolò Grillo - 1. "Sosutose 'no juorno" cantata in lingua napoletana
Giuseppe de Majo (1697-1771) 
Aria da " Lo finto laccheo " (Napoli 1725) - 2. "Quanno lo pesce è bivo"
Nicola Ugolino (fine XVIIsec. XVIII) 
Concerto a solo leuto e violini in Sib. Maggiore - 3. Affetuoso
- 4. Allegretto
- 5. Adagio
- 6. Balletto
Leonardo Leo (1694-1744) - 7.Siciliana per voce, 2 vl.ni e b.c.
Leonardo Leo 
Concerto per traversiere e archi 
in Sol maggiore - 8.Allegro
- 9.Largo
- 10.Allegro
Giuseppe de Majo 
Aria da "Lo finto laccheo" - 11."Se crede sta" secura"
Niccolò Grillo (sec.XVlll) 
- 12."Viscide de'sto core" cantata in lingua napoletana
Nicola Fiorenza (l700ca-l764) 
sinfonia a violino principale - 13.Largo spiccato
- 14.Presto
- 15.Largo
- 16.[Moderato]
Giuseppe de Majo 
Arie da "Lo finto laccheo" - 17."Lo villano che'na chianca"
- 18."Già'che'sto bello sole"

I solisti :
Giuseppe De Vittorio, tenore
Alessandro Ciccolini, violino
Tommaso Rossi, flauto traversiere
Ugo Di Giovanni, arciliuto
Patrizio Focardi, Nicolas Robinson violini primi
Marco Piantoni, Nunzia Sorrentino, Massimo Percivaldi violini secondi
Rosario Di Meglio violino e viola
Rebeca Ferri, Èva Sola violoncelli
Giorgio Sanvito contrabbasso
Andrea Perugi clavicembalo

 


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