lo_stato_di_serino_nel_cinquecento

Autore: Ottaviano De Biase
Titolo: Lo Stato di Serino nel Cinquecento
Sottotitolo: La nascita dell'università di Santa Lucia. I personaggi, gli statuti
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 256 pagine
Luogo, Editore, data: Avellino, Il Terebinto
Collana: Terre e Genti d'Irpinia, n.1
ISBN: 9788897489023
Prezzo: Euro 10,00
Disponibilità: in commercio

 


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L'apparente facilità della storia locale, insieme ad un sempre lodevole amore per il natio loco, ha favorito e incentivato il fiorire, specie nel Mezzogiorno, di questo genere storiografico, con esiti e risultati spesso dubbi ed ambigui. Non ci si rende spesso conto, in realtà, tra gli stessi studiosi, dell'estrema difficoltà e delicatezza del fare storia locale, o meglio storia localizzata. Innanzitutto, la scarsità, la frammentarietà o addirittura la dispersione delle fonti inducono in genere gli studiosi a concentrare la propria attenzione, secondo un antico ed inveterato modello classicistico, sulle epoche più remote, che risultano più suggestive ed evocative, e per le quali apparentemente più facile orientarsi sulla base delle pur non numerose e abbastanza controverse indicazioni degli storici antichi.

Risultano così sacrificati il medioevo, l'età moderna e persino quella contemporanea. Per coprire alla meglio questi periodi si ricorre in genere a farraginosi elenchi di feudatari, o, se del caso, di vescovi e di abati, e a prolissi quanto approssimativi riassunti della storia generale del Regno di Napoli, per finire, come culmine massimo di contemporaneità, con l'elenco dei caduti della Prima guerra mondiale.
E questo, a volte, per decine e decine di pagine, gabellando queste aride elencazioni, per lo più di seconda o terza mano, per storia locale.


L'incertezza e persino lo sconcerto di parte degli studiosi nell'approccio a tematiche che fuoriescono dal modello della grande storia generale sono peraltro ben comprensibili e giustificabili. In effetti, a tali problemi è possibile dare solo due risposte. La prima quella del ricorso all'erudizione, con la ricerca paziente dei documenti e la loro analisi ed elaborazione. La seconda quella dell'elaborazione di nuovi modelli storiografici.


Si comprende, quindi, come la vita dello storico locale sia da noi ardua di difficoltà e d'insidie, ma anche non priva di benemerenze e soddisfazioni. Questo è sicuramente il caso di Ottaviano De Biase, che, spinto da una genuina ed apprezzabile passione per la propria terra e la sua storia, da tempo si cimenta nell'ardua impresa della ricostruzione, il più possibile sistematica e non episodica, delle vicende dellalta valle del Sabato, e in particolare di Serino. Compito non facile davvero, e per le ragioni generali già indicate e, paradossalmente, proprio per labbondanza stessa delle fonti documentarie in primis i ricchissimi protocolli dei notai serinesi dell'età moderna, che costituiscono una miniera preziosa e solo assai parzialmente esplorata. I rogiti notarili ci restituiscono, infatti, in tutta la sua pregnanza e varietà, la vivacissima vita economico-sociale della valle del Sabato nell'età moderna, caratterizzata da un commercio interregionale estesissimo e da una concentrazione di attività produttive protoindustriali (ferriere, ramiere, gualchiere, mulini) che aveva pochi paragoni nel Mezzogiorno del tempo.

In conclusione, lo studio di Ottaviano De Biase sollecita e stimola ulteriori filoni di ricerca, a cominciare dalla storia socio-economica del Serinese. Gli assai cospicui sia quantitativamente che qualitativamente protocolli dei notai di Serino del XVI-XVIII secolo, che attendono ancora di essere sistematicamente esplorati e sfruttati, costituiscono in tal senso un prezioso giacimento di fonti documentarie che molte sorprese possono riservare al ricercatore, come pienamente confermano le preziose acquisizioni che costituiscono la base di questo volume.

 


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