cantastorie_napoletano_stefano_serinoTitolo: Cantastorie napoletano
Autore/i: Vari
Interprete: Stefano Serino
Produzione: Suonitineranti
Registrazione, mixaggio e masterizzazione: Phonotype Record, Napoli
Anno di produzione: 2012
Disponibilità: NO

 


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L'originalità di questo CD è l'intera "saga" del Guarracino, visto che 'O pruciesso da molti era stato considerato perduto. La storia di questo pesce, raccolta in forma di canto tradizionale della Campania, verso l'inizio dell'800 fu affinata e, nella sua nuova forma, andò ad arricchire il già vasto repertorio dei Cantastorie Napoletani. Non meno "originale" in questo CD è però la riproposta degli altri brani, in prevalenza macchiette, per il semplice fatto che ho cercato di accostarmi quanto più possibile allo stile dell'epoca, in contrasto con i nostri tempi in cui la canzone napoletana è molto spesso riproposta in salse alquanto bizzarre.


Stefano Serino
sito web: www.lacanzonenapoletana.com
La musica di piazza era un tempo un'attività non sedentaria ad opera di gruppi nomadi che si spostavano da un luogo all'altro in una condizione di pauperismo e precarietà. A Napoli li chiamarono "posteggiatori" in quanto
preferivano fermarsi nelle stazioni di posta. Affollavano spesso le loro fila persone di estrazione modesta, tra cui alcune cieche o con altre menomazioni fisiche.
Poi nel Novecento le cose cambiarono e molti di loro incisero i primi dischi a 78 giri, furono ospitati in salotti borghesi se non addirittura in Casa reale, e iniziarono a fare studi accademici spesso ottenendo riconoscimenti istituzionali.
Stefano Serino appartiene a questa seconda categoria: per lui l'attività artistica di strada non è una costrizione ma una scelta. La scelta di riportare en plein air il suono, le voci, le tematiche di una tradizione culturale tra canto, recitazione, repertori editi o anche inediti e poco frequentati.
Pasquale Scialò

Il cantastorie
Questa figura è presente dagli albori della civiltà ed ha avuto grande importanza fino al '900.
Il cantastorie conosceva a memoria i suoi 'cunti' in rima e li divulgava con gran piglio teatrale al popolo, analfabeta, desideroso però di ascoltare le vicende epiche, storiche e fantastiche che senza questo personaggio non avrebbe appreso.
Fino al dopoguerra le piazze sicule erano gremite di gente e lui con una chitarra ed un cartellone 'cuntava' la storia de bandito Giuliano o fatti dì cronaca recenti, mentre a Napoli, Porta Capuana già non ospitava più Mastro Tore che alla fine dell' 800 narrava le gesta di Rinaldo, le storie dei briganti o la favole de 'Lo Guarracino', un pesce immangiabile, ma, secondo fa credenza popolare, ricco di significati magici, tra cui quello di essere propizio alle giovani coppie unite in matrimonio.

I Musicisti:

Stefano Serino: voce
Lorella Monti: voce
Carla Orbinati: pianoforti
Gianfranco Campagnoli: tromba
Francesco Manna: percussioni
Matteo Nocera: batteria
Bambini della Scalzabanda: coro
Arrangiamenti di Stefano Serino

Elenco dei brani:
1) Lo guarracino (Anonimo)
2) 'A cura 'e mammà (G. De Gregorio, P. Cinquegrana)
3) I due gemelli (G. Cioffi, G. Pisano)  
4) 'A sunnambula (E. Alfieri, G. Pisano)
5) 'O pruciesso d''o guarracino (Anonimo)
6) ) Attenti alle donne (A. Gill)
7) E non sta bene (G. Cioffi, G. Pisano)
8) Pasqualino marajà (D. Modugno, F. Migliacci)
9) 'O spusarizio d' 'o guarracino (Anonimo)  
10) E allora? (A. Gill)
11) Ma ve pare, ve pare, ve pa' (G. Cioffi, G. Pisano)
12) Sciò sciò (M. Festa, F. Nelli)
13) Totonno 'e quagliarella (F. Buongiovanni, G. Capurro)

 


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