SANTA LUCIA LUNTANA. Gilda Mignonette - Regina degli emigranti - Peppe LicciardiAutore: Peppe Licciardi
Curatore:
Titolo: Santa Lucia Luntana
Sottotitolo: Gilda Mignonette - Regina degli emigranti
Prefazione di Gianni Cesarini
Descrizione: Volume in brossura, di cm 21,5 x 15; 111 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, Edizioni Mea, 2019
Collana: 
ISBN: 
Condizioni: nuovo
Prezzo: Euro 14,50
Disponibilità: In commercio

 


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Quest’opera è tratta da una storia vera, quella di Gilda Mignonette un’artista famosissima, ma anche una donna con una grande personalità e un carattere molto forte. Un racconto, romanzato da inquadrare in un determinato periodo storico, quello a cavallo fra le due guerre, con le città in piena espansione e i cittadini sempre più numerosi che cercavano il divertimento nei teatri, nei ritrovi, nei caffè chantant.

La storia si svolge, da una parte, in una Napoli, sempre più capitale artistica del sud, con le sue pantagrueliche feste che duravano settimane, come: la Piedigrotta. Feste fatte solo per presentare le canzoni di autori famosi come: L. Bovio, E. Murolo, G. Pisani, G. Cioffi, A. Califano, A. Gill, E.A. Mario, Donizetti, e case editrici sempre pronte ad accaparrarsi i migliori interpreti. E ancora, l’infinita lotta, causata dalle gelosie, fra i cantanti che frequentavano la galleria Umberto, epicentro delle nuove idee, e ritrovo di tutti i gli artisti, gli autori e gli editori in voga.

Dall’altra parte, un America di inizio secolo, con le proprie leggi proibizionistiche, la mafia, composta da potenti personaggi come: Al Capone, Lucky Luciano, Ignazio Dragna (il quale, pare sia il mafioso che ha maggiormente ispirato il personaggio di Vito Corleone nel romanzo di Mario Puzo e sceneggiato nell’omonimo film Il padrino). Tutti personaggi che vedevano nelle stelle nascenti italo/americane della musica, l’occasione giusta per il riciclaggio di denaro sporco da prendere al volo, là dove masse enormi di fans, si muovevano per assistere agli shows dei propri beniamini.

Poi, l’ingresso degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale e la difficoltà degli stessi artisti di vivere da patriota in un paese ostile che chiedeva a tutti i propri abitanti, contributi per costruire materiale bellico.
Il rifiuto di alcuni di essi (ed in primo luogo proprio quello di Gilda Mignonette, che in quel periodo andava per la maggiore), di contribuire con una tassazione sugli spettacoli, a far bombardare il proprio paese. Le ripicche da parte dell’F.B. I, i pedinamenti, le censure e così via.

Infine il sospirato ritorno della Regina degli emigranti nella sua città natale, la tragica fine sul transatlantico che la riportava in patria e il desiderio di poter guardare, anche se dal mare per l’ultima volta la sua amata Napoli.

Il libro non vuole essere un saggio sulla vita della grande artista scomparsa prematuramente (ce ne sono tanti in giro e tutti di ottima fattura), ma un romanzo con personaggi realmente esistiti ed eventi basati su storie e avvenimenti realmente accaduti. Tutto materiale che ho cercato e trovato in emeroteca oppure ricavato da interviste effettuate a persone che hanno effettivamente vissuto quei momenti.

 


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