Autore: Stefano De Matteis
Titolo: La Madonna degli esclusi
Sottotitolo: Un'indagine su una cultura locale a partire dagli aspetti rappresentativi e performativi di un'azione rituale
Descrizione: Volume in formato 16° (cm 18 x 12); 112 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, D'Auria, 2011
ISBN: 9788870923209
Prezzo: Euro 15,00
Disponibilità: 1 esemplare
Un volto antico. Una faccia contadina come non se ne vedono più. Gli occhi tristi di chi conosce il male e di chi ha visto le disgrazie e le avversità del mondo.
E sul viso la ferita indelebile, lo sfregio insanabile del disprezzo e dell’offesa di una violenza che il mito di fondazione vuole ingiustificata, irragionevole e insensata.
Questo il ritratto della "mamma di tutte le mamme" che i fedeli della Campania intera venerano compiendo uno degli ultimi grandi rituali del Mezzogiorno d’Italia.
Questa la Madonna dei poveri, dei reietti, degli esclusi, degli ultimi. la Madonna della sofferenza... la Madonna dell'Arco.
Dalla Introduzione:
... Nelle pagine che seguono si è cercato di dare spazio al racconto del rito, per smontarne il meccanismo ed evidenziarne la dinamica fondamentale così da decostruirne il percorso in modo da potersi approssimare al "come" questa cultura viva il sacro e quindi la vita profana di ogni giorno. A tal fine abbiamo seguito i fujenti da gennaio quando, con il nuovo anno della terra, ha inizio il rito, fino alla "soglia" del santuario nel lunedì di Pasqua della resurrezione stagionale. La parte centrale riferisce invece di quanto accade nella chiesa, ponendo l'attenzione sulla teatralizzazione e sulla rappresentazione delle emozioni.
Il testo ha una prima parte che si chiude con due conclusioni e un epilogo. Il lettore deve sapere che l'epilogo va letto nel senso letterale e non interpretato come una metafora di quanto costruito e decostruito nel testo.
In una seconda parte sono state raccolte in un'appendice quelle tracce e quei riferimenti che potrebbero collegare la storia di questo culto mariano sbocciato nel 1400 a suoi possibili precedenti - «idee boccioli», come le chiama Kerényi - di molti secoli prima: la "storia" della dea greca Demetra e della sua reincarnazione romana in Cerere, e i suoi scambi con Cibele e la Grande Madre. Queste tracce, questi antecedenti, sono solo degli "accostamenti" che potrebbero "aprire" la mente a possibili derivazioni nella speranza che si illuminino reciprocamente.
Stefano De Matteis insegna all'Università degli Studi di Salerno e si occupa di antropologia e di teatro.
Indice del volume:
INTRODUZIONE pag. 7
PRIMA PARTE LA RIVINCITA DEI BASTARDI LA MARGINALITA', IL RITUALE, IL SACRO
CAPITOLO I: MARGINALI
PREMESSA 19
MARGINALITA' E LIMITE DEL SACRO 20
I VICOLI 22
L'INTRECCIO DELLE PRATICHE RELIGIOSE 26
LE ANIME DEL PURGATORIO 27
CAPITOLO II: IL RITO
IL TEMPO E LO SPAZIO DEL SACRO 31
RAPPRESENTAZIONI: LA QUESTUA, I TOSELLI, LE FUNZIONI 37
CAPITOLO III: PELLEGRINAGGIO E SACRO . . 49
CAPITOLO IV: IL TEATRO DEI SENTIMENTI E DELLE EMOZIONI 59
CAPITOLO V: DUE CONCLUSIONI E UN EPILOGO
PRIMA CONCLUSIONE 69
SECONDA CONCLUSIONE 71
EPILOGO 72
SECONDA PARTE
APPENDICE
ANTECEDENTI: FRAMMENTI DI UN'ALTRA STORIA
INTRODUZIONE pag. 77
CAPITOLO I: L'INIZIO FU DEMETRA 79
CAPITOLO II: POI CERERE, CON CIBELE 83
CAPITOLO III: LA GRANDE MADRE: CERERE E CIBELE, I TESTI 89
PUNTO E A CAPO 95
CONCLUSIONI 101
BIBLIOGRAFIA 103