Curatori: Antonello Ricci, Roberto Tucci
Titolo: Musica arbëreshe in Calabria.
Sottotitolo: Le registrazioni di Diego Carpitella ed Ernesto de Martino (1954). Libro + 2 cd musicali
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 19 x 14); 213 pagine; 33 foto in b/n fuori testo.
Cd 1: registrazioni eseguite a: Pallogorio, Carfizzi, San Nicola dell'Alto, San Demetrio Corone, Macchia Albanese. Durata 49.30
Cd 2: registrazioni eseguite a: Frascineto, Lungro, Castroregio. Durata 48.55
Luogo, Editore, data: Roma, Squilibri, febbraio 2006
ISBN: 88-89009-11-X
Disponibilita': No
Dal 15 al 23 aprile del 1954 Diego Carpitella ed Ernesto de Martino condussero, per conto del Centro Nazionale Studi di Musica Popolare, una campagna di rilevamenti sonori presso alcune comunita' di origine albanese della Calabria e della Basilicata, dando luogo alla Raccolta 22 del CNSMP, oggi Archivi di Etnomusicologia.
In Calabria la ricerca interessò i comuni di Pallagorio, Carfizzi, San Nicola dell'Alto, San Demetrio Corone, Macchia Albanese, Frascineto, Lungro e Castroregio, documentando, attraverso interpreti dotati di una piena padronanza dei materiali musicali e di una cifra stilistica di particolare pregio, un insieme di repertori connessi al ciclo della vita e alla ritualita' dell'anno in cui si ritrovano motivi epici originari dell'Albania
: fra gli altri, un nucleo di canti di nozze accompagnati da una danza circolare o a serpentina (vallja), assente nel resto dell'Italia continentale, e un pregevole corpus di canti lirici basati su meccanismi di improvvisazione e abbinati a una poetica del tutto originale (vjershet). Una documentazione, in larghissima parte inedita e imprescindibile per la conoscenza del patrimonio musicale arberesh della Calabria, offerta in due CD con un'ampia introduzione critica, la trascrizione dei testi poetici, due scritti di Carpitella e de Martino immediatamente successivi alla ricerca e un significativo corredo fotografico.
La ricerca di identita' delle comunita' calabro-albanesi può trovare un elemento di riscontro in questo affascinante patrimonio musicale, la cui valorizzazione restituisce dignita' e spessore alla cultura regionale nel suo insieme.