Titolo: Il Presepe Napoletano
Descrizione: Edizione in formato 4° (cm 29,5 x 21); pagine 80 + XII; 80 magnifiche foto a colori di figure presepiali a tutta pagina
Luogo, Editore, data: Napoli, Tullio Pironti, ottobre 2007
Prezzo: Euro 9,90
ISBN: 8879374133, 9788879374132
Disponibilita': In commercio
Tutti sanno che il luogo simbolo del presepe napoletano, punto di riferimento obbligato degli appassionati del genere, è la via San Gregorio Armeno, con i suoi artigiani, le sue botteghe, la variopinta esposizione di "scogli", di pastori, di scenografi'e, di accessori e minuterie utili per costruire o arricchire il proprio presepe.
Ma non tutti sanno che dietro questa strada ci sono piu' di duemila e cinquecento anni di storia che in qualche modo ne hanno condizionato e prefigurato il destino. Accenniamo solo ad alcune circostanze significative.
Secondo alcuni studiosi, proprio nel luogo dove ora è situata la via San Gregorio Armeno vivevano, fin dai tempi di Pericle (V sec. a. C.), molti artigiani che fabbricavano statuette di creta da offrire alla dea Demetra. Bisogna ricordare poi che, proprio dove sorge il Monastero di San Gregorio Armeno, in epoca romana si trovava il tempio dedicato alla dea Cerere (che corrisponde alla greca Demetra), che era oggetto di un culto molto diffuso e alla quale venivano offerte statuette prodotte nella zona. Sia in epoca greca che in epoca romana, dunque, operavano nella zona artigiani che costruivano e vendevano statuette sacre in terracotta.
Nel sec. VIII alcuni monaci basiliani, scacciati dall'imperatore d'Oriente Leone III, che era contrario al culto delle immagini sacre, si rifugiarono a Napoli, insieme agli artigiani che costruivano le piccole statue sacre, e si stabilirono proprio nella stessa zona, contribuendo poi alla nascita del convento di San Gregorio Armeno, che dara' il nome alla strada.
Nel 1234 i frati francescani che si insediavano a Napoli ebbero in dono dal vescovo di Aversa una chiesetta che si trovava nel posto dove poi, nel secolo seguente, sara' costruita la basilica di San Lorenzo Maggiore, proprio nei pressi di via San Gregorio Armeno. L'esempio del presepe di San Francesco a Greccio e la vicinanza con la via dove gli artigiani realizzavano per antica consuetudine figure sacre certamente favorirono l'impegno dei francescani per diffondere sempre di piu' nella zona la tradizione del presepe.