IL VENTRE DI NAPOLI - Matilde Serao. Ed. Quarto PotereAutore: Matilde Serao
Titolo: Il ventre di Napoli.
Edizione con saggio introduttivo e note di Gianni Infusino
In appendice: 1973 - 1983: Napoli tra colera e terremoto
Descrizione: Volume in brossura di cm 20,5 x 15,5; 163 pagine; copertina ingiallita, soprattutto ai margini ed al dorso, tagli e pagine lievemente ingialliti; legatura salda
Luogo, Editore, data: Napoli, Quarto Potere, marzo 1983
Collana:
ISBN:
Condizioni: buone
Prezzo: Euro 7,50
Disponibilità: 1 esemplare

 


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Questo libro è l'acquaforte goyesca di una Napoli che nessuno prima della Serao aveva guardato con tanta intensità, di cui nessuno era riuscito a restituire la stracciona grandezza.
Qui l'inchiesta giornalistica, effettuata dopo il colera del 1884, diventa un'esplorazione antropologica in terrae incognitae e un sorprendente romanzo sociale che si addentra nelle viscere labirintesche di una citta' e del suo popolo.
Con scelta moderna, la Serao svela attraverso gli occhi della memoria un mondo vicinissimo nello spazio ma proveniente da epoche storiche lontanissime.

«Questo libro è stato scritto in tre epoche diverse. La prima parte, nel 1884, quando in un paese lon­tano mi giungeva da Napoli tut­to il senso di orrore, di terrore, di pietà, per il flagello che l’attraversava, seminando il morbo e la morte: e il dolore, l’ansia, l’affan­no che dominano, in chi scrive, ogni cura d’arte, dicano quanto dovette soffrire profondamente, allora, il mio cuore di napoletana. La seconda parte è scritta venti anni dopo, cioè solo due anni fa, e si riannoda alla prima, con un sentimento più tranquillo, ma, ahimè, più sfiduciato, più scettico che un miglior avvenire sociale e civile possa esser mai assicurato al popolo napoletano, di cui chi scrive si onora e si gloria di esser fraterna emanazione. La terza parte è di ieri, è di oggi: né io debbo chiarirla, poiché essa è come le altre: espressione di un cuore sincero, di un’anima since­ra: espressione tenera e dolente: espressione nostalgica e triste di un ideale di giustizia e di pietà, che discenda sovra il popolo napoletano e lo elevi e lo esalti!» [Matilde Serao, autunno 1905]

 


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