USI E COSTUMI DI NAPOLI E CONTORNI DESCRITTI E DIPINTI - Francesco De Bourcard Autore: Francesco De Bourcard
Titolo: Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti.
Con 99 riproduzioni a 8 colori di: Filippo Palizzi - Nicola Palizzi - Teodoro Duclere - Paolo Mattei . T. Ghezzi - Carlo Martorana - Saverio Altamura.
Testi di: Bidera - Coppola - Cossovich - Dalbono - de Bourcard - de Lauzieres - Mastriani - Orgitano - Quercia - Regaldi - Rocco.
Ristampa anastatica dell'edizione napoletana pubblicata dall'Editore Nobile nel 1858.
Descrizione: Opera in due volumi rilegati in similpelle, con titoli in oro al dorso e fregi al piatto, in elegante cofanetto rigido editoriale illustrato; dimensioni: cm 24 x 17; pp 664 complessive; 99 riproduzioni a 8 colori.
Di quest'Opera, riprodotta in anastatica, è stata realizzata una tiratura di 555 esemplari di cui: 499 numerati in numeri arabi da 1 a 499; 51 numerati in numeri romani da I a LI; 5 dedicati "ad personam".
Luogo, Editore, data: Napoli, Marotta & Marotta. 2002
Prezzo: Euro 120,00 85,00
Disponibilità: Limitata

 


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Vent'anni impiegò, dal 1847 al 1866, Francesco de Bourcard per realizzare i due grossi volumi dedicati agli 'Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti'. Un'opera preziosa, sia per l'accurata descrizione di usanze del tempo, di personaggi popolari, feste, cerimonie, culti, che per i cento disegni acquerellati che 'dipingono' le descrizioni.

USI E COSTUMI DI NAPOLI E CONTORNI DESCRITTI E DIPINTI - Francesco De Bourcard Il libro è un'altra testimonianza dell'interesse che avvinse a Napoli scrittori di vari paesi: il De Bourcard era oriundo svizzero, nipote del Maresciallo De Bourcard capitano generale del Regno di Napoli, distintosi nella guerra dei sette anni e nella presa di Roma nel 1789-99. Il nipote si napoletanizzò perfettamente, studiò le cose di Napoli, volle offrire un atto di amore alla terra in cui era nato, dedicandosi alla non lieve fatica di mettere insieme scrittori e artisti in un'opera che - anche per la parte grafica - può dirsi monumentale per quei tempi. I testi furono scritti da Giuseppe Regaldi, C. T. Dalbono, Francesco Mastriani, Emmanuele Rocco, Emmanuele Bidera, Enrico Cossovich ed altri del mondo letterario napoletano di meta' Ottocento. I disegnatori furono il Duclère, il Ghezzi, l'Altamura, Nicola Palizzi e il fratello di questo, il gran Filippo, che descrisse quasi la meta' dei soggetti, quarantasette su cento.

 


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