cronaca de fatti giuseppe pavoneAutore: Giuseppe Pavone
Titolo: Cronaca de' fatti operati dal 1° Reggimento Granatieri della Guardia durante la Campagna del 1860 da Portici fino all'assedio di Gaeta
Sottotitolo: (Memoriale Correale)
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 23 x 15); 340 pagine.
Luogo, Editore, data: Roma, Domograf, 2013
Collana: Documenti storici
Opera stampata in 50 esemplari fuori commercio numerate a mano
Disponibilità: NO

 


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Nell'Archivio del Museo Centrale del Risorgimento in Roma è conservato il memoriale del capitano Francesco Correale dal lungo titolo Cronaca de' fatti operati dal 1° Reggimento Granatieri della Guardia durante la campagna del 1860 da Portici fino all'assedio di Gaeta, scritta per riscontrare, analizzare, delucidare e commentare i discarichi del generale Ritucci, ed atta ad essere di sostrato a chi voglia scrivere coscienziosamente la Storia degli avvenimenti succedutisi nel napolitano a quell'epoca di triste ricordanza. Memoriale che l'Autore Giuseppe Pavone, cavaliere "jure sanguinis" costantiniano, propone nel presente saggio anche in considerazione dell'appartenenza a quel Battaglione in varie epoche di suo trisnonno Filippo Pavone e di un figlio di questi Carlo che partecipò alla Campagna d'autunno 1860.



Il manoscritto è un ampissimo resoconto dei fatti cui partecipò il 1° Reggimento Granatieri della Guardia durante la campagna militare del 1860 scritto col principale obiettivo di confutare il malevole giudizio che, sino a tutt'oggi, ha condannato le truppe della Guardia Reale quali colpevoli in particolare di cattivo comportamento nella battaglia del 1° ottobre. Altro obiettivo, dilazionato nel tempo, era poi quello che la notevole massa di notizie e argomentazioni prodotte, potesse in futuro consentire di far "riscrivere" obiettivamente la storia di quella campagna rappresentando i diversi scenari che i diversi comandanti in capo ed altri ufficiali superiori, avrebbero dovuto e potuto porre in atto durante l'intera campagna militare.

In realtà l'intera Divisione della Guardia fu impegnata, o più esattamente "sacrificata", sul fronte affidatole per impegnare oltremodo i garibaldini in previsione del loro simultaneo attacco da parte della Divisione estera di von Mechel il che non essendo avvenuto fu la causa basilare dell'insuccesso dell'intera battaglia; la Guardia invece, pur non essendo stata costituita né addestrata per combattere, si batté maggiormente e a lungo su di un fronte dove Garibaldi intervenne personalmente facendo infine affluire la riserva generale dopo l'insuccesso di von Mechel.

Ora, poiché l'autore del memoriale non ebbe accoglimento presso gli editori dell'epoca per la stampa del suo multiforme e "scomodo" lavoro, col presente contributo Giuseppe Pavone si propone, oggi, di concretarne i propositi dando così il giusto merito a quei militari che adempirono il loro dovere in circostanze del tutto avverse, caotiche e disfattistiche. Ma oltre che come testimonianza di quei fatti d'arme, la proposizione del memoriale è interessante per le moltissime informazioni su episodi e personaggi di quel periodo e antecedenti, nonché per la visione palpitante che tuttora offre del "clima ambientale" in cui versavano i Corpi combattenti borbonici, senza risparmiare impietose considerazioni sulle manchevolezze del comando supremo e su numerosi singoli comandanti; in sostanza un corposo riferimento di prima mano per gli studiosi di quei fatti.

Il saggio è infine corredato di numerosissime note, di un indice dei luoghi e di un ampio Repertorio dei nomi che riporta per ciascun personaggio i dati anagrafici e l'incarico ricoperto all'epoca dei fatti; Repertorio la cui compilazione ha comportato una specifica indagine presso molteplici fonti, e che si ritene utile per gli studiosi della materia.


 


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