Autori: Giancarlo Alisio, Brigitte Daprà, Katia Fiorentino, Laura Mascoli, Georges Vallet, Mariella Utili
Titolo: Il mito e l'immagine
Sottotitolo: Capri, Ischia e Procida nella pittura dal '600 ai primi del '900
Prefazione di Nicola Spinosa
Descrizione: Volume legatura editoriale in tela, con sovraccoperta illustrata, in astuccio morbido, in formato 4° (cm 29 x 25); pagine; ampio repertorio iconografico
Luogo, Editore, data: Roma, Nuova ERI, 1988
Collana: Arte
ISBN: 9788839705402
Disponibilità: NO
Dalla Prefazione di Nicola Spinosa
E allora ... perché non tentare una nuova e diversa ricognizione delle molte immagini di Capri, Ischia e Procida disperse oggi per il mondo con un metodo che non approdi solo alla bella pagina letteraria fine a se stessa o ad un'arida per quanto esauriente elencazione di opere e di nomi d'autore? Perché non provarsi a leggere in quelle immagini che si succedono lungo l'arco di quasi tre secoli di storia civile e culturale, oltre che specificamente artistica, anche la complessa vicenda di un rapporto dell'uomo con la realtà circostante e naturale in cui, ancor più che gli aspetti esterni e apparenti della natura e delle cose, contano i suoi livelli di sensibilità e i contenuti del suo bagaglio di civiltà e di cultura?
Che è quanto per l'occasione si è tentato di fare, con la presunzione che anche un approccio di questo tipo al vasto materiale con le immagini delle tre isole possa servire a meglio intendere le ragioni del fascino e della bellezza di quelle 'antiche' immagini, ancor più che dei luoghi in esse raffigurati, e le cause più intime e profonde degli oltraggi, delle violenze e delle irreparabili manomissioni che selvaggiamente a quegli stessi luoghi noi 'moderni' abbiamo voluto arrecare.
E allora ... perché non tentare una nuova e diversa ricognizione delle molte immagini di Capri, Ischia e Procida disperse oggi per il mondo con un metodo che non approdi solo alla bella pagina letteraria fine a se stessa o ad un'arida per quanto esauriente elencazione di opere e di nomi d'autore? Perché non provarsi a leggere in quelle immagini che si succedono lungo l'arco di quasi tre secoli di storia civile e culturale, oltre che specificamente artistica, anche la complessa vicenda di un rapporto dell'uomo con la realtà circostante e naturale in cui, ancor più che gli aspetti esterni e apparenti della natura e delle cose, contano i suoi livelli di sensibilità e i contenuti del suo bagaglio di civiltà e di cultura?
Che è quanto per l'occasione si è tentato di fare, con la presunzione che anche un approccio di questo tipo al vasto materiale con le immagini delle tre isole possa servire a meglio intendere le ragioni del fascino e della bellezza di quelle 'antiche' immagini, ancor più che dei luoghi in esse raffigurati, e le cause più intime e profonde degli oltraggi, delle violenze e delle irreparabili manomissioni che selvaggiamente a quegli stessi luoghi noi 'moderni' abbiamo voluto arrecare.
