L_Acqua_e_l_Architettura_pAutore: Francesco Starace
Titolo: L'acqua e l'architettura.
Sottotitolo: Acquedotti e fontane del Regno di Napoli.
Saggi di G. Cantone, C. Robotti, F. Starace.
Scritti di P. Argenziano, A. Aurilio, G. M. Montuono, A. Riccio, A. De Rosa, S. Trifogli, A. Robotti, A. P. Pierro.
Descrizione: Volume rilegato in tela con sovracoperta in formato 8° (cm 24 x 17); pp. 424; molte illustrazioni in b/n nel testo.
Luogo, Editore, data: Lecce, Edizioni del Grifo, novembre 2002
Numero di edizione: Prima
Disponibilita': No

 


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A parte documenti inediti, disegni e rilievi inediti, un elemento di novita' del volume è proporre gli studi e le riflessioni sugli acquedotti uniti ad altri dedicati alle fontane, costituenti un tema tecnico-artistico: ambedue, rientrano nella categorie 'attrezzature pubbliche urbane'. Non è tanto una sintesi di generi diversi, quanto il risultato dell'idea unificante di studiare in continuita' il percorso delle acque dalla sorgente fino all'opera che la distribuisce ai cittadini.

Centro dell'attenzione è Napoli con la regione Campania, qui rappresentata da Pompei, Capua e Caserta. Era inevitabile però riferirsi alla Grecia ed a Roma, rappresentata da due grandi autori: Vitruvio e Frontino.



La duplice introduzione, riferendosi al mondo greco affronta i temi della cosmologia e della Sirena. Due saggi sono dedicati a Frontino ed al suo trattato di ingegneria idraulica; seguono tre scritti dedicati a tre acquedotti di Napoli: il Serino dell'eta' di Augusto, la Bolla per tradizione fatto risalire ai tempi di Costantino ed il Carmignano inaugurato nel 1629. Due capitoli analizzano inoltre l'acquedotto che attraversa il territorio di Terra di Lavoro dalle sorgenti di S. Angelo in Formis a Capua e ne delineano le strutture ancora esistenti.

La terza parte, dedicata alle fontane, ne illustra una antica, conservata in una domus di Pompei e presenta i costruttori del XVI secolo, da Giovanni da Nola a Giovan Vincenzo Casale, nonché le numerose fontane realizzate da Cosimo Fanzago. Un'attenzione particolare è dedicata all'architetto Luigi Vanvitelli, autore dell'Acquedotto Carolino, costruito dal 1753 al 1759, che dal Taburno, attraverso i grandiosi Ponti della Valle, conduce l'acqua alla reggia di Caserta, al parco ed alle sue numerose fontane.

 

 


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