Titolo: Ai piedi del monte
Autore/i: Girolamo De Simone
L'immagine di copertina è del piccolo Francesco De Simone
Versioni per pianoforte, trascrizioni, parafrasi, esecuzioni: Girolamo De Simone
Tutti i brani sono incisi, editati e postprodotti da Girolamo De Simone
Produzione: Konsequenz
Anno di produzione: 2010
Prezzo: Euro 10,00
Disponibilità: In commercio
'Ai piedi del monte' raccoglie il frutto di alcuni anni di ricerche su musiche e musicisti vesuviani, tali per nascita o per 'adozione'. La sintesi di questo lavoro è stata incisa e missata ai piedi del Somma-Vesuvio, al limitar di un luogo il cui nome, Sant'Anastasia, evoca etimologicamente la 'rinascita'.
Così il percorso, che attraversa anche canti e devozioni alla Madonna dell'Arco, e le città di Pollena (con Donizetti) e Somma Vesuviana (con Romaniello, maestro di Renato Carosone), parte da astrattezza talvolta malinconica per approdare alla Verna, luogo spirituale d'elezione.
Un percorso affettivo, dedito ai luoghi difficili ma bellissimi della fascia vesuviana, nell'immediata provincia partenopea, che parte dal pianoforte e giunge alla spinetta e all'organo (De Simone sceglie tre modelli storici, dal suono fortemente caratterizzato: Steinway e Sons; Neupert-Silbermann; Monarke).
La musica di questo disco giunge dopo altri monografici più astratti, come Ice-tract (Curci) e Shama (Die Schachtel). È figlia di un approccio che privilegia semplicità e contaminazione fin dalle scelte grafiche, nella consapevolezza della inevitabile triturazione di senso cui ci espone la nostra contemporaneità. Un 'attraversamento' che non impedisce agli originali recuperati sul territorio (le Biblioteche del Conservatorio di Napoli e di Somma Vesuviana) di parlarci ancora, riaffermando il valore della memoria.
Riaffiorano, così, i canti della Madonna dell'Arco sacri e popolari; le musiche di Donizetti, qui riproposte in quadri di voluta (e desiderata) semplificazione armonica; le melodie di Vincenzo Romaniello, 'sfrondate' dagli eccessi di lirismo e dalle ridondanze tardoromantiche. L'anima contaminata di Girolamo De Simone fa capolino nelle parafrasi, rivisitazioni, trascrizioni e, in modo programmaticamente citazionistico, nel brano d'apertura, Fabulae Contaminatae, che era stato pubblicato in anni lontani in una versione live e che qui viene riproposto in una morbida versione da studio.
Non casuale la collocazione finale di un'improvvisazione organistica, realizzata in occasione di una visita alla Verna, luogo mistico che affascinò Dino Campana, Alda Merini e tanti altri artisti, e che ancor oggi suggerisce tensione, ricerca, speranza.
Gli strumenti: Pianoforte Steinway e Sons 498258 (eccetto track n. 1). Spinetta Neupert modello Silbermann. Organo Monarke II/P 20
Elenco dei brani:
1. Fabulae Contaminatae - Girolamo De Simone, frammento
2. Tristezza dell'Anima - Vincenzo Romaniello, frammento
3. Ave - Girolamo De Simone, ispirato all' "Ave Maria" di Vincenzo Romaniello
4. Ultima prece - Vincenzo Romaniello, frammento
5. Tramonto - Vincenzo Romaniello - Girolamo De Simone, trascrizione per pianoforte
6. Il tramonto e Donizetti - Girolamo De Simone (parafrasi da Gaetano Donizetti, che sul Monte Somma, tra Pollena e San'Anastasia, prese a comporre "Lucia di Lammermoor")
7. Canto dell'Arco - traditional, versione di Girolamo De Simone
8. Inno alla Vergine - Antonio Misuraca - Girolamo De Simone (rielaborazione per spinetta dell'Inno per voce e armonio "Alla Vergine SS. dell'Arco")
9. La Verna - Girolamo De Simone, improvvisazione - 20 novembre 2009 (Organo e campane liete 'sul silenzio della natura' del Convento della Verna)