la guerra addosso paolo mesolellaAutore: Paolo Mesolella
Titolo: La Guerra Addosso
Sottotitolo: Il Campo di Concentramento Tedesco di Sparanise e gli Eccidi nell'Agrocaleno
Con il diario di guerra dell'orfanotrofio "Padre Semeria" e la testimonianza di Ciro Cirillo.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 242 pagine; illustrazioni in b/n; peso: Kg 0,55
Luogo, Editore, data: Caserta, Spring, 2009
Collana: Quaderni Storici della Città di Caserta).
ISBN: 88-87764-84-0 - EAN: 9788887764840
Disponibilità: NO


LA GUERRA ADDOSSO ” di Paolo Mesolella è un testo completo sugli eccidi perpetrati dai Nazisti in tutto l’Agrocaleno. E’ un libro per ricordare anche il campo di concentramento tedesco a Sparanise, ove passarono migliaia di deportati.

Tali sfortunati deportati provenienti non solo dal Casertano, ma anche dal Napoletano e dal Salernitano erano destinati proprio al campo di concentramento di Sparanise prima di essere inviati nei campi di lavoro in Germania.

Nel suo testo Paolo Mesolella ci offre un’ampia analisi storiografica degli eccidi nazisti perpetrati a Calvi Risorta , a Montanaro di Francolise, a Pignataro Maggiore, a Sparanise.



Sulla scia del bel testo di Giuseppe Capobianco ” Il recupero della memoria” sono presentate le testimonianze autografe di molti deportati nel campo di concentramento di Sparanise tra cui quella dell’ex Presidente della Regione Campania Ciro Cirillo, del Generale Alfonso Cascone, del Generale Andrea Cucino e dei deportati – scrittori preside Mariano Paolozzi, prof. Giuseppe Spera, prof. Antonio Zannini, prof. Brunello Riccio Flentjen e del rag. Alfonso Lombardi che ne hanno trattato nei loro scritti.

Sono veramente tanti i testimoni che impreziosiscono questo scrigno di storia locale: ben 90 le testimonianze e numerosi anche i documenti e le foto d’epoca. Ma il testo non parla solo del campo di concentramento e degli eccidi di Sparanise.

Come abbiamo rimarcato, il testo di Paolo Mesolella si occupa in maniera ampia e completa anche degli eccidi perpetrati dai nazisti a Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Montanaro, dei bombardamenti e delle numerose vittime causate dagli ordigni bellici.

In queso nostro scritto vogliamo focalizzare l’attenzione sugli episodi criminali operati nel territorio di Pignataro Maggiore e quindi sull’ eccidio del 14 ottobre in Contrada ARIANOVA, sugli eccidi alle Masserie ” CANALE ” e ” CARCERARI”.

In contrada ARIANOVA , presso la Masseria FRATTI venivano massacrate dieci persone , di cui due di Pignataro che era in compagnia di militari sbandati e sfollati che vagavano per le campagne.

Furon ben quattro gli sfortunati pignataresi catturati dai tedeschi : MATTIA DI GAETANO, FRANCESCO DI GAETANO , figlio di Mattia, ANTONIO VAGLIVIELLO e SIMONE VAGLIVIELLO.
Tuttavia due di essi riuscirono a scampare alla morte .
L’autore così descrive i momenti terribili del truce destino dei civili pignataresi degli sbandati militari insieme a semplici sfollati:

” I tedeschi li tenevano rinchiusi in un vecchio frantoio, Ad un certo momento li fecero uscire all’aperto ………….ordinando loro di prendere pala e piccone e di scavare ognuno una fossa; mentre tutti eseguivano l’ordine ricevuto, sotto la minaccia delle armi, Mattia Di Gaetano e il figlio………..tentarono la fuga……solo il figlio riuscì nella fuga e a farla franca…………..il padre venne raggiunto e condotto ove erano gli altri”

Fu risparmiato SIMEONE VAGLIVIELLO a causa della sua malformazione fisica, mentre tutti gli altri , dopo aver scavato la fossa con le proprie mani, vennero barbaramente trucidati con raffiche di mitra e sepolti nelle fosse .

Nel racconto di FRANCESCO DI GAETANO, tuttavia, si fa riferimento anche all’uccisione di un” ragazzetto di 14 anni; era di Pignataro , di chiamava DI RAUSO ANTIMO e noi affettuosamente lo chimavamo Antimiello.
Questi faceva la mascotte dei tedeschi , che dicevano di volergli tanto bene”.

In contrada TAVERNA vennero freddati a colpi d’arma da fuoco DOMENICO STELLATO , VINCENZO RINALDI , FRANCESCO ROTOLI e PASQUALE DE RISO.

Nelle Masserie ” CANALE ” e ” CARCERARI” , gli eccidi da parte dei Nazisti avvennero semplicemente perchè i contadini che vivevano nei casali cercarono di sottrarsi agli ordini di evacuazione .

Lo scempio operato nel territorio di Pignataro proseguì con esecuzioni perpetrate all’interno dello stesso cimitero di Pignataro Maggiore , nel quale furono rinvenute ben cinque vittime scoperte dal ricercatore PINO ANGELONE che ” si imbatté” in un filmato inglese che documenta l’eccidio nel cimitero di Pignataro, avvenuto il 20 ottobre 1943.

Il filmato mostra cinque civili uccisi all’interno del cimitero e abbandonati dal cancello d’ingresso.
La testimonianza visiva , che abbiamo avuto modo di osservare grazie ad un’iniziativa dell’Associazione Culturale ” La Città del Sole ” di Pignataro Maggiore, nel corso della quale fu proiettato il filmato, è impressionante.

Tra i cinque civili risalta la figura di un bambino che s’intravede rinchiuso in una cassa di legno, mentre un uomo ha un cappio attorno al collo.
I cinque civili, tra cui il bambino e quattro persone anziane, dapprima si vedono all’ingresso del cimitero e poi si vedono mentre vengono sepolti nell’aiuola posta nell’ingresso del cimitero di Pignataro Maggiore.

Nel libro di Paolo Mesolella sono riportati altri episodi sconcertanti di uccisioni,distruzione, saccheggio e scempio operato dai soldati tedeschi .
Ricorda l’autore che ” lo stesso parroco di Pignataro Maggiore fu oggetto di scherno da parte della soldataglia tedesca; contro di lui furono lanciate tre bombe a mano che per puro caso non arrecarono danno alla sua persona”.
Brano di Angelo Martino, della redazione del sito web del Comune di Pignataro

 


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