Scultura lignea del settecento a napoli egidio valcacciaAutore: Egidio Valcaccia
Titolo: Scultura lignea del Settecento a Napoli
Sottotitolo: Nuovi spunti e proposte
Presentazione di Stefano de Mieri
Postfazione di Francesco De Nicolo
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); 128 pagine; 16 tavole a colori e 77 illustrazioni in b/n
Luogo, Editore, data: Castellammare di Stabia (NA), Nicola Longobardi Editore, febbraio 2018
Collana: 
ISBN: 9788880904540
Prezzo: Euro 14,00
Disponibilità: In commercio

 


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Questo agile testo di Egidio Valcaccia si inserisce all’interno di quel fermento di studi che già da un paio di decenni circa interessa la scultura lignea partenopea di età moderna.
Con questo volume Egidio Valcaccia offre al lettore una raccolta di nuovi spunti e inedite proposte attributive nel campo della scultura lignea del Settecento a Napoli, grazie ai quali è possibile riconsiderare la reale dimensione artistica di alcuni maestri, spesso quasi del tutto sconosciuti. I risultati presentati nascono dal costante confronto intrattenuto dall’autore con gli specialisti di settore, e con i quali egli condivide la passione per lo studio del patrimonio artistico dell’Italia meridionale e il proposito di diffonderne la conoscenza, al fine di sensibilizzare tutti alla corretta conservazione di questa ricchezza che documenta la nobiltà della nostra storia e della nostra cultura. Più in generale, questo contributo si inserisce in maniera significativa all’interno del dibattito sulla scultura lignea meridionale, argomento, questo, che, nonostante il rinnovato interesse degli ultimi anni, presenta ancora una lettura parziale, in alcuni casi frammentaria.
L’attenzione è focalizzata su diverse sculture considerate dal Valcaccia tasselli importanti, a volte fondamentali, per inquadrare alcuni maestri del Settecento da una nuova prospettiva e quindi permettere agli studiosi, che lavorano su tematiche precise, di ripartire dai suoi spunti per avviare ricerche più approfondite. Dalla lettura del libro affiorano proposte rilevanti, come quella di restituire al grande Nicola Fumo il danzante San Michele Arcangelo del County Museum of Art di Los Angeles. La trattazione, completata da una postfazione di Francesco De Nicolo, incrementa, inoltre, i cataloghi di Giovanni Antonio Colicci, Pietro Patalano, Gennaro Franzese, Antonio Grimaldi, Gennaro d’Amore, Francesco Antonio e Giuseppe Picano, Francesco e Nicola del Vecchio, Michele e Gennaro Trillocco, Giuseppe Sarno e Giovanni Verzella. Non mancano richiami a maestri del secolo successivo quali Francesco Verzella, Arcangelo Testa, Francesco Citarelli e Antonio Tufari.

 


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