libro LA STATUARIA LIGNEA DI GIUSEPPE D’ONOFRIO 1766-1819. Prima indagine su una poco nota ‘bottega’ tra Valle del Fortore e Monti Dauni - Francesco Di PaloAutore: Francesco Di Palo
Curatore:
Titolo: La statuaria lignea di Giuseppe d’Onofrio 1766-1819
Sottotitolo: Prima indagine su una poco nota ‘bottega’ tra Valle del Fortore e Monti Dauni
Descrizione: Volume in 4° di cm 24 x 31, brossura con alette; pagine 120; 147 illustrazioni a colori
Luogo, Editore, data: Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2024
Collana: La Fabbrica dei Santi
ISBN: 9788884319067
Condizioni: nuovo
Prezzo: Euro 38,00
Disponibilità: In commercio

 


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Il nome di Giuseppe d’Onofrio, nel novero degli scultori del legno attivi a cavallo tra Sette e Ottocento nelle aree interne della Puglia nord occidentale e la Valle del Fortore, compare per la prima volta nelle “memorie” dell’arciprete di San Severo Vincenzo Tito, date alle stampe nel 1859, con riferimento diretto al gruppo plastico del Battesimo di Gesù, realizzato nel 1816, opera ricondotta con precisione, appunto, al «Maestro Giuseppe d’Onofrio degno Artista di Casalnuovo».

Un’acquisizione, quindi, per via indiretta considerato che nessuna delle statue in questo studio prese in esame e assegnate alla sua sgorbia o bottega, reca la firma dell’artista il quale, se non fosse stato per la meritoria assegnazione di Tito, sarebbe stato completamente risucchiato nel buio dell’oblio al punto da perderne ogni traccia.

Di Giuseppe d’Onofrio si è cercato di offrire un primo e, speriamo, coerente catalogo di opere, senza la pretesa dell’esaustività, consapevoli anche del rischio, che qui si corre volentieri, di qualche ‘scivolone’, immancabile in ogni fase pioneristica di studio.
Un catalogo chiaramente suscettibile di integrazioni, espungimenti, puntualizzazioni che possono avvenire solo attraverso ulteriori e mirate ricerche sui territori e negli archivi dove anche semplici essenziali citazioni, tracce indirette e a volte impensate, potrebbero contribuire a svelare mondi inesplorati e restituire spessore e dignità, oltre che al nostro protagonista, alla sua ancora più sfuggente bottega che fu attiva a Montefalcone e si intuisce essere stata assai operosa anche perché gestita, con risultati altalenanti, da almeno tre generazioni: da Marco Antonio d’Onofrio, al figlio Giuseppe Gabriele, infine al nipote Fedele Costantino

 


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