Autore: Donatella Trotta
Titolo: La via della penna e dell'ago. Libro + cd rom
Matilde Serao tra giornalismo e letteratura - con antologia di scritti rari e immagini.
Descrizione: Edizione in formato 8°; 296 pagine.
Luogo, Editore, data: Napoli, Liguori, febbraio 2008
Prezzo: Euro 35,00
ISBN13: 9788820741495
Disponibilita': 2 esemplari
Il 'caso' Matilde Serao a 80 anni dalla morte: a riaprirlo, svelando orizzonti finora inesplorati, è un nuovo libro di Donatella Trotta, dal titolo La via della penna e dell'ago. Matilde Serao tra giornalismo e letteratura, con prefazione di Antonio Ghirelli, postfazione di Patricia Bianchi e Nicola De Blasi.
Corredato da un CD-ROM contenente la raccolta completa del settimanale umoristico illustrato «Masto Rafaele», e da un'antologia di scritti e immagini rari o inediti, il volume ricostruisce infatti sulla scorta di una ricca documentazione un decennio di particolare intensita' e transizione nella vita privata e professionale di Matilde Serao
(1858-1927): dalla nascita del quotidiano 'Il Mattino' (da lei fondato con il marito Edoardo Scarfoglio nel marzo del 1892) ai primi anni del Novecento. Una traiettoria significativa, nell'esperienza di Matilde Serao, protagonista della cultura del suo tempo sullo sfondo di una Napoli fin de siècle che, nella problematica e vivace stagione postunitaria della Belle Époque, registrò non pochi (e spesso misconosciuti) primati culturali, soprattutto nel campo del giornalismo: con 1.150 testate stampate in citta' tra il 1860 e il 1899. Non a caso, nel decennio tra il 1892 e il 1902 la scrittrice e giornalista napoletana di origini greche ideò, creò e diresse alcune significative testate periodiche finora ignorate dagli studiosi: il settimanale domenicale 'Mattino-Supplemento' (1894-1895), custodito dall'Emeroteca-Biblioteca Tucci in una rarissima collezione, e il giornale umoristico-satirico settimanale illustrato 'Masto Rafaele' (1899-1901), che precedono l'esperienza piu' nota della rivista letteraria 'La Settimana' (1902-1904). Periodici passati in rassegna nel libro e che, come altri giornali coevi analizzati dall'autrice, fungevano da centri di aggregazione e punti di riferimento culturale, oltre che da palestre di ingegni piu' o meno famosi e cenacoli di accesi dibattiti e polemiche culturali, politici, sociali e di costume.
La parabola di queste esperienze viene ripercorsa in modo avvincente, con rigore scientifico e stile piacevolmente narrativo, all'interno della biografia (e bibliografia) seraiana. Del 'Masto Rafaele', in particolare, il volume riporta in un accluso CD-ROM tutte le annate dell'unica collezione esistente del periodico (custodita nella sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli), ricca di testi parodistici quasi tutti firmati da gustosi e innumerevoli pseudonimi e caratterizzati spesso da un interessante mistlinguismo, accanto a immagini e vignette satiriche, opera dei principali illustratori e artisti dell'epoca: da Edoardo Dalbono, artefice della testata, ad Ajò (Edoardo Ailloud), a Solatium (Mario Buonsollazzi). Una scelta editoriale, quella del dischetto accluso al volume, che costituisce un prezioso valore aggiunto per la comunita' degli studiosi, dei cultori e degli appassionati non soltanto di Matilde Serao, ma anche del giornalismo periodico e della storia letteraria otto-novecentesca, in grado cosi' di 'sfogliare' comodamente - e senza danni da usura per gli originali della collezione cartacea, molto delicata gustose pagine giornalistiche che rispecchiano, intatti, gli umori, i gusti, le tendenze letterarie, teatrali, musicali, artistiche, le polemiche politiche (locali, nazionali e talvolta anche internazionali), le mode e le strategie comunicative di una grande innovatrice della moderna comunicazione di massa. In appendice, anche una sezione antologica che raccoglie una piccola campionatura di scritti seraiani tratti dal 'Mattino-Supplemento', vignette e lettere seraiane inedite, accanto a una bibliografia aggiornata utile per la percezione della varia 'fortuna' editoriale e critica di Matilde Serao: scrittrice, poligrafa, epistolografa e pioniera del giornalismo contemporaneo, non a caso definita da Antonio Palermo 'artefice ingenua ma non certo involontaria delle strutture industrial-espressive della letteratura'. La via della penna e dell'ago - titolo che allude alla duplicita' versatile di una donna capace di armonizzare nella sua vita e nella sua opera tradizione e innovazione, virtu' muliebri del passato e spregiudicata intraprendenza femminile del futuro è una ricerca complessa, articolata e pluridisciplinare ma dal 'taglio' divulgativo, che attraverso un'ampia campionatura commentata di testi e immagini di cui si era persa traccia e memoria arricchisce cosi' di contributi originali e nuove approfondite prospettive critiche il 'caso' Serao. Questo saggio scrive Antonio Ghirelli nella prefazione - 'si propone in modo particolarmente interessante come una nuova, piu' approfondita ed originale analisi di quell'autentico miracolo artistico ed esistenziale che è la vita di donna Matilde'. Con l'invito, in conclusione, a ri-scoprire e valorizzare un'autorevole protagonista della cultura infraseculare non soltanto napoletana ma nazionale ed europea.