Napoli_e_i_suoi_Contorni_Dumas_pAutore: Alexandre Dumas
Titolo: Napoli e i suoi contorni.
Sottotitolo: Edizione e presentazione di Véronique Bruez.
Premessa di Gerardo Marotta.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 14); 128 pagine.
Luogo, Editore, data: Napoli, Tullio Pironti, novembre 2005
ISBN: 88-7937-346-3
Disponibilita': NO

 


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Questa singolarissima guida culturale, storica, archeologica di Napoli e dei suoi dintorni apparve per la prima volta nel 1861 su Le Monde Illustre e, dopo due anni, in versione italiana su L'Indipendente.
Attraverso fantasia e romanzo, Alexandre Dumas riesce ancora una volta ad incantare il suo pubblico e a trascinarlo in un mondo sospeso fra mito e storia. La passeggiata-viaggio nell'Antichita' parte dal Palazzo Chiatamone e arriva a Miseno, passando per la tomba di Virgilio, i Campi Flegrei e Baia.

Il lettore incontrera' Tasso, Pergolesi, Tancredi, Petronio, Lucullo a Nisida e Grasso innamorato di una murena. Assistera' alla fondazione di Cuma, seguira' Enea negli Inferi, vedra' morire Tiberio a Capri e Agrippina a Bacoli.
Il passato assume un sapore particolare quando è visto - e rivisto - da Alexandre Dumas. Anche in questo inedito.
Dalla presentazione:
"Questo testo esiste per desiderio di Garibaldi il quale nel 1860 incarica il suo amico di «scrivere la storia archeologica, storica e pittoresca di Napoli e delle sue province..: Dumas raccoglie quindi la sfida di far scoprire ai Napoletani il loro territorio, e nel contempo desidera far parte al pubblico francese del suo amore per Napoli, questo 'fiore del paradiso', dove lui ha scelto di stabilirsi per vivere l'ultima grande avventura della sua vita, prolungamento dell'epopea unitaria che gli deve ritolto: quella de L'Indipendente.

Naples et ses provinces, compare sotto forma di una serie di articoli pubblicati prima in Francia su Le Monde illustré dal 24 febbraio al 17 agosto 1861.

Dumas si trova a Napoli da cinque mesi: gia' conosceva la citta' grazie al suo soggiorno del 1835, quello che gli ha ispirato il Corricolo (1843).

Esiste un manoscritto — incompleto — di questo testo, venduto a Parigi nel 1986 a un collezionista, morto nel frattempo. Se ne sono perdute le tracce."

 


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