Curatore: Gianandrea de Antonellis
Titolo: La notte de Piedigrotta
Sottotitolo: azzoè Lo filantropo de la Pignasecca
Descrizione: Volume in formato 8°; 170 pagine.
Luogo, Editore, data: Nocera Superiore (SA), D'Amico, 2018
Collana: Le Onde del Sebeto
ISBN-10: 8899821992
ISBN-13: 9788899821999
Prezzo: Euro 15,00
Disponibilità: In commercio
«La strata de la Pignasecca è una de le cchiù granne e popolate de Napole; accommenzanno da Toleto e propiamente da lo pontone de lo llario de la Carità, a saglì ncoppa nfìno a chill’arco che lo puopolo chiamma ll’arco de Montesanto, ma che nuje chiammarrimmo Porta Medina tu guardanno co attenzione, potarraje jodecà, che è una de le cchiù ricche e de le cchiù guappo chiazze de sta ricca, guappa e sciasciona cità de Napole».
Così inizia la notte de Piedegrotta azzoè lo filantropo de la Pignasccca (1873), uno dei rarissimi romanzi in napoletano. Se la lingua napoletana, infatti, abbonda di drammi, poesie, poemi e racconti come il Pentamerone e la Polisicheata, è invece carente di romanzi veri e propri.
Questa lacuna viene ora finalmente colmata.
“Si tratta di un romanzo d’appendice, quindi senza molte pretese dal punto di vista del contenuto. Fu pubblicato in appendice a Il Trovatore nel 1873. Di romanzi in napoletano ce ne sono pochi, quasi tutti pubblicati su questo giornale.[...]
“Il libro racconta una storia semplice, come è tipico dei romanzi d’appendice, ambientata negli anni ’50 dell’Ottocento a Napoli.” ci racconta ancora l’editore “Parla di un episodio di cronaca che avviene durante la festa di Piedigrotta: questo dà l’occasione al Marulli di descrivere la festa.
Protagonisti della storia sono due orfani, il filantropo del titolo, e la Siè Peppa. Nel corso della storia si capirà che in realtà l’uomo detto filantropo non è affatto tale, ma è un volgare camorrista. I due orfani, un ragazzo e una ragazza, finiranno nelle grinfie di questo filantropo, che li adotta. Quando la ragazzina si fa grande vorrebbe abusare di lei, e fa di tutto per far finire il fratello in galera. La Siè Peppa sarà decisiva per lo scioglimento della storia.
Questa lacuna viene ora finalmente colmata.
“Si tratta di un romanzo d’appendice, quindi senza molte pretese dal punto di vista del contenuto. Fu pubblicato in appendice a Il Trovatore nel 1873. Di romanzi in napoletano ce ne sono pochi, quasi tutti pubblicati su questo giornale.[...]
“Il libro racconta una storia semplice, come è tipico dei romanzi d’appendice, ambientata negli anni ’50 dell’Ottocento a Napoli.” ci racconta ancora l’editore “Parla di un episodio di cronaca che avviene durante la festa di Piedigrotta: questo dà l’occasione al Marulli di descrivere la festa.
Protagonisti della storia sono due orfani, il filantropo del titolo, e la Siè Peppa. Nel corso della storia si capirà che in realtà l’uomo detto filantropo non è affatto tale, ma è un volgare camorrista. I due orfani, un ragazzo e una ragazza, finiranno nelle grinfie di questo filantropo, che li adotta. Quando la ragazzina si fa grande vorrebbe abusare di lei, e fa di tutto per far finire il fratello in galera. La Siè Peppa sarà decisiva per lo scioglimento della storia.