Giacomo Marulli
Giacomo Marulli (1822-1883), fratello minore del Conte Gennaro Marulli di Barletta, fedele generale borbonico ed obbiettivo storico militare, fu avviato alla carriera forense, ma le preferì quella letteraria, in particolar modo in lingua napoletana. Come Francesco Mastriani, nonostante la notevole fortuna artistica, visse sempre stentatamente.
Tra i suoi lavori si ricordano varie poesie; almeno tre romanzi vermicolari; varie farse tra cui La fucilazione di Pulcinella; la parodia da Mastriani Il mio cadavere cioè no muorto che non è muorto e l’amara “commedia lirica allegorica fantastica”, con musica, I tre regni o Il bene e il male.
Presumibilmente è lui l’autore de Il passato e il presente, ovvero Ernesto il disingannato, il primo romanzo “borbonico” della letteratura italiana.
Tra i suoi lavori si ricordano varie poesie; almeno tre romanzi vermicolari; varie farse tra cui La fucilazione di Pulcinella; la parodia da Mastriani Il mio cadavere cioè no muorto che non è muorto e l’amara “commedia lirica allegorica fantastica”, con musica, I tre regni o Il bene e il male.
Presumibilmente è lui l’autore de Il passato e il presente, ovvero Ernesto il disingannato, il primo romanzo “borbonico” della letteratura italiana.