Autore: Annibale Cogliano
Titolo: Carlo Gesualdo da Venosa
Sottotitolo: Per una biografia
Praefatio: Glenn Watkins
Descrizione: Pregiato volume in brossura, con sovraccoperta, in scatolo, in formato 4° (cm 32,5 x 22,5); 465 pagine; illustrazioni in b/n nel testo; la sovraccoperta è arricchita, internamente, da una stampa a colori di cm 95 x 32 circa.
Allegato al volume, cd musicale dal titolo "Carlo Gesualdo da venosa. Per un'antologia musicale", con una selezione di brani, a cura di Dinko Fabris
Luogo, Editore, data: Irsina (MT), Giuseppe Barile, 2015
Collana: Zétema. N. 9. Collana a cura di Michele d'Elia
ISBN: 9788885425828
Prezzo: Euro 60,00
Disponibilità: In commercio
"Nel 1960 Igor Stravinsky scrisse un omaggio intitolato Monumentum pro Gesualdo ad CD annum, pensando che Carlo Gesualdo fosse nato nel 1560; il grande compositore si era sbagliato sulla data, ma a quel tempo nessuno sapeva quale fosse l'anno giusto: solo in seguito si è accertato che Gesualdo fosse nato nel 1566. La data della morte, invece, non era mai stata posta in dubbio, poiché Gesualdo morì l'8 settembre 1613, ed è per questo che ho compiuto il mio ultimo viaggio a Gesualdo, per il IV centenario, nel novembre del 2013.
L'intera rinascita di interesse per Carlo Gesualdo è iniziata grazie a Igor Stravinsky (con l'assistenza di Robert Craft) e io fui pienamente coinvolto in quella riscoperta pionieristica agli inizi della mia carriera. Nel lontano 1953 ero studente all'Università di Oxford e a quei tempi non esisteva ancora una edizione completa della sua opera e solo pochissime notizie biografiche erano conosciute. Pochi anni più tardi comparvero le mie pubblicazioni sulla musica sacra di Gesualdo, che divennero parte della prima edizione completa delle sue opere, condotta con Wilhelm Weismann. La pubblicazione dei Responsoria nel 1959 mi mise in contatto con Stravinsky che conobbi a New York proprio nel 1960, l'anno del Monumentum, e subito dopo ebbe luogo il mio primo viaggio nella cittadina di Gesualdo, occasione per visitare il castello e per ammirare la celebre Pala del Perdono nella chiesa di Santa Maria delle Grazie..." (Dalla Prefazione di Glenn Watkins)
Elenco dei brani:
Gagliarda del Principe di Venosa
Tirsi morir volea parte I
Frenò Tirsi il desio parte II
Sento che nel partire
Ahi, disperata vita
A voi, mentre il mio core
Mercé grido piangendo
Itene, o miei sospiri
Beltà poiché t'assenti
Moro, lasso, al mio duolo
«Io parto» e più non dissi
Canzon franzese del principe
Peccantern me quotidie
Da pacem Domine
Domine ne despicias
Ave dulcissima Maria
O vos omnes
Omnes amici mei
Sepulto Domino
In te, Domine, speravi
Come vivi cor mio
Com'esser può ch'io viva