fuochi_del_vesuvioAutore: Fabio Birotti
Titolo: Fuochi del Vesuvio
Sottotitolo: Riti e pratiche devozionali per la Madonna di Castello
Prefazione di Vincenzo Spera
Descrizione: Volume in 8° (cm 20,5 x 14,5); 293  pagine; 30 foto a colori ed in b/n (3) fuori testo
Luogo, Editore, data: Perugia, Gramma, 2011
Collana: La vela di Ulisse. Studi documenti ricerche fra antropologia e storia. N. 17
ISBN: 9788889941157
Disponibilità: NO

 


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Quando l’oggetto di studio è la Campania, oppure un argomento che sia in relazione alla cultura popolare napoletana e con il Vesuvio, la sensazione che subito cresce nell’animo di chi si accinge alla sua conoscenza è di vera e propria vertigine.
Entrare ed immergersi nei riti popolari riferiti al Monte Somma e al Vesuvio, è come trovarsi in un santuario mistico e carnale, sublime e ovvio, tenero e osceno, misero e prezioso, di memorie e di attese, d’immagini già viste e nuove. In un santuario dove l’icona oggetto di culto si manifesta come specchio del mondo e del volto nascosto di ognuno di noi, santo e grifagno, adolescente e morente.
La rivelazione si compie in uno spazio di confine del mondo, che è di terra, di pietra, di figure e di preghiere, di calde e affettuose imprecazioni ai santi di famiglia. Il tutto è giocato e tenuto nell’ansia di attese non definite, tra la realtà di un canto, la sensualità di una danza, le vibrazioni di una tammorra, il vociare di una mangiata e la ciclica necessaria reinvenzione di dolci giorni di festa e di sudori acidi.
Ancor più febbrile è riuscire ad entrare e penetrare tra le sinuose lastre che da sempre hanno oberato la cultura tradizionale campana; ripercorrere alcuni cambiamenti sociali, intellettuali ed economici, compresi in un arco di tempo piuttosto ampio.
Con questo lavoro si ha avuto la possibilità di focalizzare espressioni e pratiche popolari e rituali già desuete e importanti fasi dell’attuale trasformazione culturale, sul Monte somma e in Campania, da più di un secolo a questa parte. Grandi trasformazioni di pensiero, in concomitanza alle grandi evoluzioni tecnologiche, che non poco hanno influenzato anche i più disgiunti localismi territoriali.
Leggendo questo libro si avrà la sorpresa di provare un leggero turbamento. Quasi risucchiati verso nuovi interrogativi e dubbi. Si tratta di una ebbrezza emozionale che coglie chi, devoto o laico razionalista, si affaccia, sia pure attraverso la pagina stampata, su tutto questo mondo di suoni, di balli, di voci, di tammurriate, di commozioni e di gesti che dicono di una Madonna, che secondo la leggenda e la storia rinata dalle ceneri del Vesuvio, sia sempre pronta ad accogliere chiunque vada a farle visita, in particolare se è in grado da farlo dedicandole un canto, un ballo, una suonata.

 


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