il_principe_delle_meraviglie raimondo di sangroAutore: Mario Bocola
Titolo: Il principe delle meraviglie
Sottotitolo: «Viaggio tra esoterismo, letteratura e arte». Scritti su Raimondo di Sangro Principe di Sansevero.
Descrizione: Volume in formato 8°; 248 pagine
Luogo, Editore, data: Sansevero (FG), Esseditrice, 2009
ISBN: 9788890248177
Disponibilità: NO

 


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Dalla Presentazione
"Da sempre la figura e l'opera del Principe di San Severo ha affascinato l'immaginario collettivo, dando luogo a credenze popolari, a volte prive di un fondamento storico, ma negli ultimi tempi su questo enigmatico personaggio vissuto nel Settecento illuminista si siano riaccesi i riflettori. Tuttavia le luci si sono riaccese su Raimondo di Sangro per dare una giusta collocazione e un giusto peso alla sua grande levatura culturale. Il principe di San Severo ha dato, ritengo, un notevole contributo alla cultura del suo tempo, apparendo come un "genio incompreso" non capito dai contemporanei, ma fatto oggetto di feroci critiche dai detrattori che male hanno interpretato l'assoluta validità della sua opera.
Anche se oggi il popolo napoletano ha quasi totalmente dimenticato Raimondo di Sangro e le sue opere, coloro che abitano nei dintorni della Cappella e del suo palazzo ben ricordano le storie tenebrose e singolari, tramandate dai padri, che hanno contribuito a formare un'ampia leggenda attorno al Principe di Sansevero o, meglio, semplicemente "o' Prencepe", come viene denominato, quasi che nella casa dei Sangro, uno solo sia stato il Principe di Sansevero.

Per il popolo Raimondo di Sangro è stato ateo e mago, senza ben distinguere fra loro le due qualità, poiché l'uomo che compie dei prodigi, per il volgo è aiutato dal demonio e, dove c'è il diavolo, c'è sempre il nemico di Dio.

Al di là delle credenze popolari in questo volume presentiamo un quadro d'insieme sulla figura del Principe dì San Severo. Partendo dalle sue origini, svilupperemo la storia della massoneria, l'adesione di Raimondo, la Cappella Sansevero, la statua del Cristo Velato e del suo scultore, Giuseppe Sanmartino, la sua tipografia e stamperia. La "Lettera apologetica" e le sue vicissitudini con la scomunica di Papa Benedetto XIV e l'editto antimassonico di Carlo di Borbone.

Nella seconda parte del volume, invece affronteremo il di Sangro letterario, presentando il raccordo tra il Principe di San Severo e Luigi Capuana, che ha parlato della "Lettera Apologetica" nel volume di scritti critici "Libri e Teatro" del 1892 e del "Cristo morto" di Matilde Serao, che trovasi nelle sue "Leggende napoletane"edito nel 1881. Completa questo volume un ricco e aggiornato apparato bibliografico."

 


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