Vincenzo Aversano - CANZONE NAPULITANA. Spiragli geo-artistici d'una civiltà glocaleAutore: Vincenzo Aversano
Curatore:
Titolo: Canzone Napulitana
Sottotitolo: Spiragli geo-artistici d'una civiltà glocale
Descrizione: Volume rilegato, in formato 8° (cm 24 x 17); 334 pagine
Luogo, Editore, data: Roma, Gutemberg, 2023
Collana: 
ISBN: 9788875542580
Condizioni: Nuovo
Note:
Prezzo: Euro 20,00
Disponibilità: In commercio

 


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Questo volume apre una prospettiva di apparentamento disciplinare tra Musica e Geografia (e oltre...) che a prima vista potrebbe sembrare eccentrica, ma che in realtà esprime una consanguineità scientifico-culturale dalle duplici radici, al contempo soggettive e ogget-tive: da un lato, la passione e la profonda conoscenza di Aversano nel campo della canzone napoletana, frutto di una frequentazione di un’intera vita; dall’altro, la reale necessità di una convergenza – in un territorio ideale fatto di luoghi, persone, costumi, arte ed emozioni – degli studi musicali e geografici, ai fini di una definizione il più esatta e concreta possibile di quanto, ormai universalmente, si usa qualificare come “paesaggio sonoro”, vale a dire quello spirito comunitario che, attraverso la musica, genera un ambiente unico e caratteristico, riflesso dell’anima e della quintessenza di una specifica cultura in un determinato momento storico.

L’operazione, che chiama a raccolta anche altre discipline, sembra promettere fruttuosi sviluppi, in vista di una possibile storia “decentrata” della canzone napoletana: per rivendicare, anche dai margini, la piena appartenenza dell’intero Mezzogiorno a una gloriosa tradizione culturale.

Spero che questo menu, preparato da un napoletano “auto-adottato”, «portatore d’acqua» più che «addetto ai lavori», non dispiaccia all’interessato lettore, amante della canzone napoletana. Possa Egli apprezzare lo sforzo di connettere riflessioni apparentemente distanti, compattandole nella continua ricerca di senso e di “densità” spirituale.

Non unici e credibili, ma solo percorsi praticabili vengono infatti qui umilmente indicati, nell’intento di fornire una «guida» per possibili piste d’indagine, quasi un «modello flessibile» di ricerca-didattica a condividere concetti e valori alti: la canzone napoletana, nella sua congenita caratura locale e globale, presenta un grumo di esperienze personali e civili valevoli nel perseguire obiettivi oggi più che mai irrinunciabili, quali la pace nella
giustizia, il rispetto della «casa comune», la democrazia, la libertà, l’uguaglianza e “regioni” finitime…

La conoscenza profonda del nostro plurisecolare repertorio, come «bene immateriale dell’Umanità», comporta un «invito» passionale in tale direzione che condurrebbe, se accolto, alla “felicità personale e sociale” della specie umana. In tale logica e speranza amorosa è stato concepito e condotto il presente volume.

 


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Luca Aversano

(Università degli Studi Roma Tre)






Chi parla, in questo libro, è uno che “sa
il fatto suo”, consapevole com’è che la
canzone può rappresentare una chiave
d’accesso alla storia territoriale a patto
però che la si approcci non in maniera
asettica e distaccata, ma coniugando tra
loro ragione e sentimento, memoria e
immaginazione, esattezza scientifica e
divertimento […].

Al tempo stesso mediterranea e nordica
(o, se si preferisce, europea), colta e po-
polare, unica e di tutti, la “canzona napu-
litana” appare come un fenome-
no glocale che, superando quel dualismo
tra locale e globale che adombra in molti
casi un conflitto tra maniere non solo
diverse ma persino inconciliabili di stare
al mondo, crea preziosi traits d’union,
ponendo le basi per il prodursi di occa-
sioni di civile condivisione (cosa di cui
oggi più che mai abbiamo bisogno).





Marcello Tanca

(Università degli Studi di Cagliari)