LA MAIOLICA DELLE SIRENE. L'arte della «riggiola» napoletana a Massa Lubrense -  Eduardo Alamaro, Francesco TanasiAutore: Eduardo Alamaro, Francesco Tanasi
Curatore:
Titolo: La maiolica delle sirene
Sottotitolo: L'arte della «riggiola» napoletana a Massa Lubrense
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 13); 302 pagine.
Luogo, Editore, data: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1993
Collana: 
ISBN: 8871047567
Prezzo: Euro 48,00
Disponibilità: In commercio

 


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Un omaggio allo sposalizio tra arte e natura che tra Sette e Ottocento si celebrò a Massa Lubrense, nell'estremo lembo della penisola sorrentina. Attraverso un esempio concreto si vuol porre all'attenzione critica la possibilità di una progettazione non devastante l'ambiente naturale e la reciproca valorizzazione tra manufatto artificiale e paesaggio.
In effetti questo libro si pone come vera e propria guida all'ambiente naturale e costruito di Massa Lubrense attraverso lo specifico della straordinaria piastrellistica (riggiola) che collegava questo paese alla capitale Napoli: è noto che ancor oggi la toponomastica cittadina ricorda la via « Porta di Massa », verso il mare.

Nel testo si ripercorrono i tragitti commerciali tra Napoli e Massa Lubrense.
Attraverso i documenti il lettore si troverà sulle barche da carico napoletane che portavano le riggiole per gli impiantiti, sentirà le grida dei marinai, si stupirà per la bellezza del paesaggio, sfuggirà il mito delle Sirene; ripercorrerà gli antichi sentieri che collegavano gli undici casali (parrocchie) massesi alla sua marina operosa.
Indi assisterà allo scarico delle maioliche, alla loro collocazione e, sempre attraverso i documenti, penetrerà nei conventi, nelle chiese e nei palazzi, ed infìne sarà invitato a bere un buon bicchiere di vino in una bettola del luogo.

Questo libro quindi vuoi ricostruire gli itinerari della riggiola napoletana a Massa Lubrense e ciò significa inquadrare un ambiente ed una cultura, evocare storie (fondamentali quella del « riggiolaro » napoletano Ignazio Chiajese, autore della gran parte dei pavimenti massesi, di Suor Cristina Olivieri, del vescovo del tempo Giuseppe Bellotti), disegnare luoghi, analizzare architetture.
Fare cioè un lavoro di antropologia culturale, del quale la ceramica è parte.

 


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