Capuano Eduardo
Una giornata a Napoli.
28 settembre - 1 ottobre 1943 quello che non vide Curzio Malaparte.
Pagine 148.
Editore: A. Gallina, 1994
Euro 15,00
Disponibilità: In commercio

Caserta Renato
Ai due lati della barricata
La Resistenza a Napoli e le Quattro Giornate
Prefazione di Arturo Fratta
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 23 x 15); 199 pagine;  illustrazioni a colori
Luogo, Editore, data: Napoli, Arte Tipografica, 2003
ISBN: 9788887375510
Euro 13,00
Disponibilità: 1 esemplare

Chianese Gloria (a cura di)
Mezzogiorno 1943.
La scelta, la lotta, la speranza.
Pagine 580.
Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1996
Euro 90,00
Disponibilità: 1 esemplare
Il volume, frutto di una ricerca a più voci promossa dall'ICSR, analizza la crisi politico-sociale del 1943 in Campania e nell'intero Mezzogiorno. Gli effetti della guerra, il crollo del regime fascista, le rivolte antinaziste, l'impatto con l'occupazione anglo-americana sono tutti aspetti di un processo, quanto mai travagliato, che investe la società meridionale riannodandosi alla vicenda dell'intero paese, scosso dalla fine del regime autoritario e dal dispiegarsi della Resistenza. Quattro sono i nuclei tematici. In primo luogo la disamina degli aspetti politico-sociali che collegano la frattura del 1943 all'esperienza della « guerra totale » ed inseriscono le dinamiche locali nello scacchiere militare del Mediterraneo. Vi è poi il rimando alla guerra vissuta attraverso un approfondimento dei percorsi della soggettività che lasciano intravedere le strategie di sopravvivenza individuali e collettive. E nel medesimo tempo sono approfonditi i comportamenti di rivolta con particolare attenzione alle «Quattro Giornate». Viene ripercorso l'intero dibattito storiografico e sono indagate le modalità attraverso cui si è costruita la memoria pubblica della rivolta partenopea. Infine si avvia un primo confronto tra le diverse regioni del Mezzogiorno. Il 1943 diventa una sorta di linea spartiacque intorno a cui verificare analogie e diversità che consentano di elaborare un quadro organico al fine di collocare il sud nella vicenda nazionale di guerra e dopoguerra.

D'Angelo Andrea, Mancini Giorgio, Verolino Luigi
Guerra di periferia.
Resistenza, vita quotidiana e stragi dimenticate nell'area orientale di Napoli 1940 - 1943.
Pagine 372; illustrato.
Editore Il Quartiere, 2005
Euro 16,00
Disponibilità: In commercio

De Jaco Aldo
1943. La Resistenza al Sud. Cronaca per testimonianze
Pagine 350.
Editore Argo, 2000
Euro 24,00
Disponibilità: Limitata

De Prospo Mario
Mezzogiorno 1943
Esercito e Società.
Presentazione di Paolo Macry.
In 8°, pp. 48
Roma, Aracne Editrice, 2014
Euro 6,00
Disponibilità: In commercio
L'8 settembre del 1943 è una data che ha segnato un decisivo spartiacque nelle vicende della storia italiana. A qualche settimana dal crollo del ventennale regime fascista, il gruppo dirigente monarchico-militare, a cui sono state affidate le sorti del paese, gestisce con titubanza e indecisione l'uscita dalla guerra. Il risultato è una catastrofe che fa disgregare nel giro di poche ore le forze armate e buona parte dell'apparato istituzionale. Peculiari, ma studiate solo in parte, sono le vicende dei reparti del Regio Esercito che al momento della resa, si trovano nel Mezzogiorno continentale della penisola, stretti tra gli sbarchi alleati e l'accanita resistenza della Wehrmacht in ritirata. A partire dalla ricostruzione di alcuni dei molteplici destini toccati in sorte agli uomini in grigio-verde dislocati nell'area, in questo saggio viene impostato un percorso di ricerca che ha l'obiettivo di analizzare il rapporto tra la società delle regioni meridionali e le pubbliche autorità, nel corso dei critici mesi tra il 1943 e il 1944, durante i quali le vicende belliche e politiche mettono in discussione l'esistenza di uno stato unitario, almeno così come è esistito fino a quel momento.

Greco Giovanni
Stampa e Regno del Sud.
La Gazzetta del Mezzogiorno, il primo grande quotidiano dell'Italia liberata
Pagine 216.
Editore: Edizioni Scientifiche Italiane, 1976
Euro 34,00
Disponibilità: 1 esemplare
INDICE
Introduzione
CAPITOLO I Dal25 luglio al 13 ottobre 1943
CAPITOLO II Dal13 ottobre al 30 ottobre
CAPITOLO III Dal 30 ottobre al Congresso di Bari
CAPITOLO IV Dal Congresso di Bari al giugno1944

Gribaudi Gabriella
Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste.
Napoli e il fronte meridionale 1940-1944
Pagine 657.
Editore Bollati Boringhieri, 2005
Euro 40,00
Disponibilità: In commercio
La riflessione sui bombardamenti e sulle guerre è sempre stata, soprattutto in Italia, vittima di interpretazioni influenzate da rigide posizioni politiche. L'autrice rifiuta lo sterile dibattito ideologico tra revisionismo e ortodossia per ragionare liberamente sulla guerra, sulle ragioni e sulle dinamiche della violenza. Per fare ciò si cala sul territorio - Napoli è stata la citta' piu' bombardata d'Italia e il territorio campano e del basso Lazio subi' i raid aerei del 1943 e l'avanzata degli alleati - confrontando la documentazione militare con quella degli archivi locali e nazionali, con le testimonianze, le memorie individuali, familiari, di gruppo, di comunita'.

Laurentino Garcia y Garcia
Danni di guerra a Pompei - Una dolorosa vicenda quasi dimenticata.
Con numerose notizie sul "Museo Pompeiano" distrutto nel 1943.
Presentazione di Grete Stefani.
Collana Studi della Soprintendenza archeologica di Pompei
F.to 24 x28 cm., 222 pp., 470 ill. in b/n e colore
Editore: Bardi, 2006
Euro 130,00
Disponibilità: In commercio
Opera fontamentale per la ricostruzione dettagliata e completa dei danni causati dai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale. Pubblicazione di documenti e fotografie inediti.

Levi Carlo
'Siamo liberati'. Cinquanta opere dalla Resistenza alla Repubblica.
Catalogo della mostra (Napoli, Sala della Loggia, Castel Nuovo, 29 settembre-29 ottobre 2005) | 1ª ed.
Pagine 158.
Editore Donzelli, 2005
Euro 27,50
Disponibilità: In commercio
Contenuto:
Dal dopoguerra ad oggi Carlo Levi non ha cessato di essere un nome noto al grande pubblico (i lettori di una certa eta', gli studenti delle scuole, gli pettatori del film di Rosi), ma quasi solo come scrittore (e spesso confuso con Primo Levi), e per di piu' come scrittore di un solo libro, seppure celeberrimo ("Cristo si è fermato a Eboli"). La sua attivita' di pittore, poeta, analista della politica e del costume, la sua attivita' di parlamentare solo di recente cominciano ad essere conosciute al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. In questi ultimi anni il lavoro critico su Carlo Levi ha avuto ragione di una lunga, sterile fase agiografica che potremmo chiamare "levismo romano", operante dai primi anni sessanta gli anni del consolidamento del successo di Levi. Il "levismo romano" era stato ideato e veniva alimentato dalla cerchia di persone che frequentavano quotidianamente Levi a Roma. Scorendo alcuni cataloghi delle sue mostre di quegli anni, si ha l'impressione di trovarsi di fronte ad una sorta di genere letterario provvisto di stilemi prori, una caricatura involontaria della prosa di Levi, confuso per di piu' con Umberto Saba, ma un Saba a sua volta caricatura di se stesso. Nell'incapacita' di svolgere un discorso analitico, ci si è esercitati per anni a stendere vacue prose cortigiane (Levi era tutt'altro che insensibile all'adulazione), puntando sull'esaltazione di qualita' dell'animo come la bonta'. Non possiamo non ricordare, altra faccia della stessa medaglia, anche un "levismo lucano", praticato soprattutto in ambienti meridionali che, per comprensibili ragioni campanilistiche, avrebbero voluto e tuttora vorrebbeo un "don Carlo" essenzialmente paesano. Gli studi recenti su Levi lo stanno restituendo alla sua complessita', facendo tra l'altro giustizia dell'etichetta di scrittore 'meridionalista', o viceversa portavoce di problematiche del tutto superate gia' nel dopoguerra, mistico e decadente prigioniero di una personale mitologia del Sud d'Italia, incapace di cogliere i cambiamenti, di vedere il nuovo. Un Levi, dunque, perennemente confinato tra le poetiche argille di Aliano, o, al più, affabulante tra gli tellettuali 'impegnati' nell'epoca della divisione planetaria in blocchi contrapposti (ne accenna qui anche Rosa Russo Iervolino). In definitiva, un Levi 'datato', al punto da essere del tutto inservibile per capire chi siamo e dove stiamo andando in questo terzo millennio. (Dal saggio di Guido Sacerdoti "Questa mostra")
Indice:
Mio padre e mia madre antifascisti, di Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli;
Liberta' dell'arte e arte della liberta', di Rachele Furfaro, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli;
Questa mostra, di Guido Sacerdoti;
Per la pittura di Carlo Levi, di Paolo Ricci;
1938-1948, di Guido D'Agostino;
Lezioni di vita, lezioni di arte, di Maurizio Valenzi;
Crisi della presenza, di Mimmo Jodice;
La pittura come narrazione femminile dell'anima. Una nota in margine all'arte di Carlo Levi, di Annibale Elia;
Paura della pittura. Un testo di Carlo Levi sulla crisi dell'arte del XX secolo (1942) ;
Riflessioni su "Paura della pittura" (1970) ;
Dieci lettere di Carlo Levi alla madre e alla sorella;
Una lettera a Carlo Levi, di Ada Della Torre;
Ada Della Torre e "I giochi della paura", di Andrea Levi;
Babisonti scellerati. Due poesie inedite di Carlo Levi (1942) ;
Cinquanta opere dalla Resistenza alla Repubblica;
Nota biografica.

Lewis Norman
Napoli '44
Pagine 244.
Editore: Adelphi, 1998
Euro 16,00
Disponibilità: In commercio
La Napoli turbolenta delle segnorine e dei militari alleati, degli sciuscia' e del mercato nero, nel diario di un giovane ufficiale inglese che non sapeva ancora di essere un formidabile memorialista.



N.B.:
- Alcuni volumi sono disponibili in un numero di copie limitato.
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FINE

 


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