Alfons_V_el_Magnum_pTitolo:  El cancionero de Montecassino.
Il Canzoniere di Montecassino
Autore/i:  Alfons V el Magnanim 1396-1458
(Alfonso V il Magnanimo 1396-1458)
Esecuzione:  La Capella Reial de Catalunya.
Direttore Jordi Savall
Luogo e Data di Registrazione:  Collegiata del castello di Cardona, Spagna, novembre 1996 (musica religiosa), novembre 1997 e febbraio 1998 (Musica profana)
Produzione:  Alia Vox
Anno di produzione:  2009
Prezzo: Euro  30,00
Disponibilità: In commercio

 


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L'oggetto di questo doppio album è il Canzoniere di Montecassino, un codice conservato negli archivi dell'Abbazia di Montecassino. Esso include 141 composizioni, 64 sacre e 77 profane, scritte tra il 143O e il 1480. Questo manoscritto riflette le molteplici attivita' dei complessi che dovevano far fronte tanto ai servizi religiosi quanto alle esigenze private dei nobili dai quali dipendevano.
Nel 1416 Alfonso V, conosciuto come Il Magnanimo, sali' al trono d'Aragona. La sua aspirazione era di rafforzare la presenza catalano-aragonese nel Mediterraneo e di creare un autentico 'impero' mediterraneo. Dopo essersi garantito un controllo su Corsica, Sardegna e Sicilia, Alfonso intraprese la conquista di Napoli. Dopo dieci anni di campagna militare, il 6 giugno 1442 entrò nella citta' e in questo modo raggiunse il controllo su tutto il Mediterraneo occidentale. Nominando Napoli capitale di tutti i suoi domini, Alfonso V non aveva alcuna velleita' di essere un 'colonizzatore', bensi' di convertire la sua corte in un centro politico e culturale di scala europea.
La gloria della corte catalano-aragonese di Napoli fu breve. Nei tre anni successivi alla morte del figlio Ferdinando I, avvenuta nel 1494, altrettanti re si succedettero sul trono di Napoli, e nel 1503 le truppe spagnole assicurarono alla corona di Spagna un dominio duraturo su quei territori, un dominio che si prolunghera' per piu' di due secoli.
Ciò nonostante, questi sessant'anni scarsi di signoria aragonese rappresentarono un autentico evento culturale. Anziché cercare un'omogeneita', Alfonso il Magnanimo persegui' l'obiettivo opposto, facendovi convivere guasconi, borgognoni, franco-fiamminghi, tedeschi, castigliani, catalani ed italiani. La musica, che naturalmente occupava una posizione centrale, era caratterizzata da un lato da una totale pluralita' linguistica di compositori e dall'altro da una grande diversita' stilistica legata all'esecuzione di un repertorio musicale sorprendentemente eterogeneo.
 

Elenco dei brani:
Cd I : Musica religiosa
- Adoramus te (Antifona)
- Ave Maris Stella (Inno dei vespri)
- Veni sancte spiritus (Guillaume Dufay)
- Miserere nostri / Vexilla Regis (Inno dei vespri- Anonimo/Guillaume Dufay)
- Fantasia (Anonimo)
- Magnificat (Guillaume Dufay)
- Patres nostri peccaverunt (Johannes Cornago)
- Cum autem venissem (Inno processionale - Anonimo)

Cd II : Musica Profana
- Chiave, chiave (Strumentale)
- Merce te chiamo (Ballatta)
- La fille guillemin (Ballo)
- O tempo bono (Strambotto)
- Zappay (Strambotto strumentale)
- Piangendo chiamo (Disperata)
- Puisque vos me lasses seulete / Je ne vous amare Marioneta (Chanson doppia)
- Alle stamenge (Canto carnascialesco)
- Collinetto (Ballo)
- Amor tu non me gabasti (Barzelletta)
- Je vos pri mon tres (Chanson tripla - Guillaume Dufay)
- Correno multi cani (Strambotto-caccia)
- Mort tu as navré / Miserere pie Jhesu (Planctus per la morte di Binchois - Johannes Ockeghem)
- La Spagna (Basse danse)
- Qu'es mi vida preguntais (Canción - Johannes Cornago / Johannes Ockeghem)
- Viva viva Rey Ferrando (Canción)
- De tous biens plaine (Chanson - Hayne van Ghizeghem)
- Dindirindin (Canzon alla villota)

 


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