pietro_mazzoneTitolo: Pietro Mazzone
Autore/i: Vari
Produzione: Phonotype Record
Disponibilità: NO

 


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La posteggia ha rappresentato uno degli aspetti più piacevoli e caratteristici della Napoli di una volta. Una tradizione della città canora che è stata di gran fascino sia per i turisti, sia per gli stessi napoletani, amanti della buona tavola e della canzone. Una tradizione durata per secoli e che fino ad oggi, anche se in piccolissime proporzioni, è ancora viva. I posteggiatori (eredi degli antichi menestrelli, trovatori, tzigani) hanno avuto, nel corso della storia musicale, nomi di grosso prestigio che hanno dato lustro alla secolare tradizione: tra questi nomi va menzionato senz'altro quel di Pietro Mazzone.



Pietro Mazzone (detto 'o romano) nasce a Napoli il 13 febbraio del 1868. Inizia la sua attività musicale fin da bambino, esibendosi, come cantante, nelle piccole trattorie di Piazza Garibaldi…, verso la fine del secolo, trova lavoro fisso presso il ristorante "Le Sirene" di Pozzuoli, per poi ritornare a Napoli, nel 1900, per esibirsi al "Bergantino" di Via Firenze, insieme con il chitarrista Walter Fugazza, detto 'o figlio d"a signora. Grazie a quest'ultimo, Pietro impara a suonare la chitarra e a cantare, nelle sue serate, il folk napoletano (Cicerenella, O guarracino, Cicuzza, ecc.)…

Il 24 aprile 1910 è una data importante sia per Mazzone, sia per la storia della musica napoletana, perché grazie ai fratelli Amerigo e Vincenzo Esposito, titolari della casa discografica "Phonotype", Pietro diventa il primo posteggiatore della storia ad incidere un disco, naturalmente a 78 giri...
Dotato di una voce calda, ben modulata, con toni a volte scuri ed a volte accorati, Pietro diventa, in questi anni, molto popolare, tanto che decide di abbandonare il cosiddetto repertorio classico partenopeo per lanciare nuove canzoni sul mercato di Piedigrotta….
Nel 1912, Pietro partecipa alla sua prima e autentica audizione di Piedigrotta, organizzata dall'editore Magliani, per eseguire sul palcoscenico del Teatro Bellini di Napoli la canzone Si viene a Napule, un allegretto scherzoso di Magliani-Feola che gli dà molto popolarità….
Intanto, nonostante la continua crescita di popolarità, Pietro non abbandona affatto il suo antico mestiere di girovago….Nel 1915, Pietro accantona per un attimo la musica, per avventurarsi nell'esperienza teatrale, mettendo in scena alcuni lavori insieme con la cantante-attrice Rosa Vitolo, in arte Vitolina. Con la futura soubrette di Totò, Mazzone incide anche alcuni dischi, in particolare scene dal vivo, quali "A festa 'e Muntevergine", "A festa 'e Porta Capuana", ecc. Nel 1916, Mazzone partecipa all'ultima audizione di Piedigrotta organizzata da La Canzonetta, lanciando il brano Pusilleco dorme di Ernesto Murolo e Rodolfo Falvo, dopodiché passa al team dell'edizione musicale Gennarelli, dove, nel 1919, ottiene un mirabile successo con il brano O munno sotto e 'ncoppa di Murolo-Di Chiara.
Sarà questo uno dei suoi ultimi successi musicali, poiché, a partire da questa data la sua stella tentenna a decollare. Nel 1924, Pietro ritrova l'amico chitarrista Fugazza, e con quest'ultimo ritorna ad esibirsi in trattorie di second'ordine, quali la Capasso e la Vittozzi di Secondigliano. Continua la sua attività fino alla fine degli anni '20, dopodiché alcuni acciacchi al cuore lo obbligano al riposo assoluto, fino alla sua morte che avviene il 31 maggio del 1934.
Trent'anni dopo, suo nipote Antonio Mazzone, in arte Nino Fiore, farà onore alla tradizione familiare, diventando, negli anni '60/'70 del '900, la punta di diamante dell'etichetta discografica Phonotype, oltre che uno dei cantanti partenopei più popolari in Italia e all'estero.
Note tratte dalla biografia redatta da Antonio Sciotti e pubblicata sul sito web Hit Parade Italia

 

Elenco dei brani:
Coppola rossa 
Tammurriata palazzola 
Nanasse 
'A pacchianella 'e Uttaiano 
Bammeniello 
Ciccuzza 
'O campaniello argiento 
'A festa 'e Piererotta 
'A marina 'e Tripoli 
'E curvine 
'O marenariello 
'A serenata 

 


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