la_risorsa_del_sognoAutore: Alberico Guarnieri
Titolo: La risorsa del sogno nel teatro di Eduardo
Descrizione: Volume in formato 8°; 216 pagine
Luogo, Editore, data: Cosenza, Luigi Pellegrini, 2010
ISBN: 9788881016723
Prezzo: Euro 18,00
Disponibilità: In commercio

 


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Nella produzione teatrale eduardiana il tema del sogno ricorre frequentemente, assumendo gli aspetti più vari, ad originare una gamma alquanto vasta di situazioni che destano l'attenzione del pubblico, non soltanto per i sapienti allestimenti scenici operati dall'autore o per il susseguirsi di dialoghi contraddistinti ora da toni drammatici, ma in nessun caso lacrimevoli, ora da un taglio brioso e, talvolta, da una serie di notazioni ironiche eppure sempre sobrie, ma soprattutto per il loro continuo oscillare fra la dimensione della realtà quotidiana, e un affascinante ma insidioso ambito oltremondano.
Le vicende inscenate nelle opere dove la presenza del sogno acquista un rilievo preponderante, spaziano dalla canonica visione onirica notturna, perlopiù delegata ad agire sulla realtà al fine di imprimervi un'impronta tanto profonda da modificarla radicalmente, al vagheggiamento di ideali quali una perfetta unità familiare, una giustizia in grado di tutelare gli interessi delle classi sociali più deboli, una ricchezza elargita da generose entità soprannaturali la cui sfera d'azione, però, è limitata unicamente all'immaginario dei tanti sognatori che popolano il repertorio eduardiano, nonché il raggiungimento di un'armonia collettiva simboleggiata da un presepe universale, dimensione priva di divenire nella quale rinchiudersi per poter sfuggire alle angustie quotidiane.

Così, si è compiuto un percorso che ha attraversato alcuni fra i testi più significativi del drammaturgo partenopeo raffiguranti le molteplici peculiarità assunte dal sogno, a confermarne lo status di risorsa, quali Natale in casa Cupiello (1931), Non ti pago (1940), Napoli milionaria! (1946), Filumena Marturano (1946), Questi fantasmi (1946) Le voci di dentro (1948), e De Pretore Vincenzo (1957). Inoltre, sono stati tracciati molteplici paralleli fra le commedie studiate e Le avventure di Pinocchio, a far supporre la presenza di una 'funzione Pinocchio' all'interno di tale produzione teatrale, suggestione attraverso cui si è cercato di costruire un ulteriore itinerario possibile.


 


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