EDUARDO: IL ROMANZO TEATRALE DELLE "CANTATE". Tutti i testi sotto esame - Anna Barsotti
Curatore:
Titolo: Eduardo: il romanzo teatrale delle "Cantate"
Sottotitolo: Tutti i testi sotto esame
Descrizione: Volume in brossura con alette, pagine 560
Luogo, Editore, data: Roma, Bulzoni Editore, 2023
Collana: Biblioteca Teatrale/Studi e Testi/205
ISBN: 9788868972899
Condizioni: nuovo
Prezzo: Euro 35,00
Disponibilità: In commercio
Il titolo del libro – Eduardo: il romanzo teatrale delle “Cantate”. Tutti i testi sotto esame – rispecchia la prospettiva di sottoporre ad analisi l’intera produzione testuale pubblicata da Eduardo nella Cantata dei giorni pari e nella Cantata dei giorni dispari, come se si trattasse dei capitoli d’un romanzo teatrale. Perciò i membri/testi di questo corpus drammaturgico sono presi in esame rispettando la successione in cui l’attore-autore li ha datati, disposti e rielaborati nell’ultima edizione riveduta, così da apparire appunto al lettore/spettatore tappe di un percorso, sviluppando temi e problemi ricorrenti, leitmotive che si arricchiscono man mano di valori di senso.
Se ne individuano due principali, l’uno scaturito dall’altro: il primo rappresentato dal “conflitto fra individuo e società”, il secondo, con le mutazioni del secolo – il Novecento, al cui inizio Eduardo è nato –, trasforma il conflitto in difficoltà comunicativa, nella “comunicazione difficile”.
D’altronde, l’Artefice magico si esprime attraverso un malizioso e arguto understatement, una scelta comica che implica non solo il personaggio-uomo, frutto d’una proiezione ambigua, ma il “personaggio in più”, lo spettatore, in un incrocio di sguardi capace di superare l’incomprensione intersoggettiva.
Il rapporto attore-autore/ spettatore, oggi privilegiato nella prassi artistica e nelle riflessioni teoriche, costituisce l’intrinseca e perdurante vitalità d’una produzione drammaturgica in grado di attingere al proprio contemporaneo per oltrepassarlo e immettersi in una dimensione universale.
All’origine del processo non c’è tanto l’uomo Eduardo (con i suoi punti di forza e di debolezza) quanto l’uomo di teatro, che con il pubblico comunica sempre, anche e maggior ragione senza parlare.