Curatore: Raffaele Sirri
Titolo: Teatro.
Sottotitolo: Quarto tomo. Commedie: La Chiappinaria - La Furiosa - I duo fratelli simili - La tabernaria
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 23 x 16); pagine VIII+380
Luogo, Editore, data: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, marzo 2003
Collana: Edizione Nazionale delle opere di Giambattista Della Porta
ISBN: 8849504152
Condizioni: Nuovo
Note:
Prezzo: Euro 54,00
Disponibilità: In commercio
In questo quarto tomo del 15° volume della Edizione nazionale delle opere di G.B. della Porta si presentano quattro commedie pubblicate, e presumibilmente composte, negli ultimi anni di vita dello scrittore: La chiappinaria 1609, La furiosa 1609, I duo fratelli simili 1614, La tabernaria 1616. Un certo irrigidimento di battute linguistiche e di azione è forse possibile avvertirlo nelle parti del pedante e di altre figure tipiche. Ma è un irrigidimento di maniera, riscattato dalla effervescenza inventiva della dizione, dal gusto scenico, dalla satira. Una commedia come la Tabernaria, così ricca di personaggi lesti di mano e di lingua, è un esempio di rara abilità. Eppure è quella che, per essere stata stampata postuma (l'A. era morto nel 1615), ha più ragioni di altre di essere attribuita a tarda età. Il fatto è che il giudizio sull'opera teatrale del della Porta va commisurato al suo programma di rinnovamento dell'arte drammatica; un programma che, se da una parte indulge a ripristini classicistici, dall'altra apre, in modi chiaramente definitivi, al parlato e al popolare della lingua.
Il volume si conclude con un indice di nomi di persone, di personaggi, di luoghi, che, per ricchezza e varietà, più che come strumento tecnico di ricerca, si propone come strumento culturale di accertamento e valutazione
In questo quarto tomo del 15° volume della Edizione nazionale delle opere di G.B. della Porta si presentano quattro commedie pubblicate, e presumibilmente composte, negli ultimi anni di vita dello scrittore: La chiappinaria 1609, La furiosa 1609, I duo fratelli simili 1614, La tabernaria 1616. Un certo irrigidimento di battute linguistiche e di azione è forse possibile avvertirlo nelle parti del pedante e di altre figure tipiche. Ma è un irrigidimento di maniera, riscattato dalla effervescenza inventiva della dizione, dal gusto scenico, dalla satira. Una commedia come la Tabernaria, così ricca di personaggi lesti di mano e di lingua, è un esempio di rara abilità. Eppure è quella che, per essere stata stampata postuma (l'A. era morto nel 1615), ha più ragioni di altre di essere attribuita a tarda età. Il fatto è che il giudizio sull'opera teatrale del della Porta va commisurato al suo programma di rinnovamento dell'arte drammatica; un programma che, se da una parte indulge a ripristini classicistici, dall'altra apre, in modi chiaramente definitivi, al parlato e al popolare della lingua.
Il volume si conclude con un indice di nomi di persone, di personaggi, di luoghi, che, per ricchezza e varietà, più che come strumento tecnico di ricerca, si propone come strumento culturale di accertamento e valutazione