Annibale_Ruccello_Scritti_Inediti_pAutore: Annibale Ruccello
Titolo: Scritti inediti.
Una commedia (Il Rione, 1973) e dieci saggi. Con un percorso critico di Rita Picchi.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 24 x 17); pp. 160; alcune foto in b/n
Luogo, Editore, data: Roma, Gremese, 2004
Disponibilita': No

 


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Annibale Ruccello nasce nel 1955 a Castellammare e si laurea in filosofia a Napoli con una tesi in Antropologia culturale. Studioso delle tradizioni popolari, della cultura e della lingua napoletana, attore, regista e produttore, forma la sua compagnia teatrale "II Carro" alla fine degli anni Settanta. Il suo primo successo di pubblico è Le cinque rose di Jennifer, seguito da L'ereditiera... Napoli-Hollywood, Week-end, con cui vince il premio "Under 35", Notturno di donna con ospiti e infine Ferdinando, opera con cui ottiene finalmente il consenso unanime della critica. Tra i suoi ultimi lavori: Mamma: piccole tragedie minimali e Anna Cappelli.
Altre opere era intento a scrivere al momento della sua morte improvvisa e prematura.
Rita Picchi inizia ad interessarsi al teatro nel 1973 quando, insieme a Dacia Maraini, Saviana Scalfi', Edith Bruck ed altre, fonda a Roma il "Teatro della Maddalena" a via della Stelletta. In quel periodo vengono rappresentate due sue commedie. Collabora poi a vari giornali e riviste tra cui «Sipario», «Scena» e, per un breve periodo, «L'Espresso». Contribuisce alla nascita di "Teleroma 56", una delle prime emittenti romane, nella quale curera' per piu' di vent'anni una rubrica settimanale di attualita' e critica teatrale. Amica e collaboratrice di Ruccello, ha seguito il suo lavoro fin dall'inizio.

Sul Teatro di Annibale Ruccello si rimanda a Il rito, l'esilio e la peste.
Percorsi nel nuovo teatro napoletano: Manlio Santanelli, Annibale Ruccello, Enzo Moscato.

 


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"UN LIBRO A CASO"

USI E COSTUMI DEI NAPOLETANI. Dalle incisioni di Fabris alle litografie di Dura - Sandro Castronuovo

documenta l'intero percorso delle stampe dedicate a cantastorie, venditrici di zeppole e banditori di vino, soffermandosi in particolare sui "bamboccianti" dell'OttocentoAutore: Sandro Castronuovo
Titolo: Usi e costumi dei napoletani
Sottotitolo: Dalle incisioni di Fabris alle litografie di Dura
Descrizione: Volume in formato 8°; 79 pagine; alcune illustrazioni in b/n nel testo.
Luogo, Editore, data: Napoli, Stamperia del Valentino
Collana: I Cinquecento
ISBN: 9788895063546
Prezzo: Euro 13,00
Disponibilità: In commercio

 


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 Si racconta in queste pagine una storia che comincia nel Settecento, quando appaiono - firmate da Pietro Fabris, "english painter" per sua ammissione - le prime incisioni su usi e costumi napoletani. Protagonisti di queste immagini, souvenir per i turisti, sono i personaggi che animano le strade dall'alba a notte inoltrata, uomini e donne che spesso sbarcano il lunario inventandosi mestieri altrove sconosciuti.

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