la verita sugli uomini e sulle cose del regno d'italiaAutore: Elena Bianchini Braglia
Titolo: La verità sugli uomini e sulle cose del Regno d’Italia
Sottotitolo: Rivelazioni di J.A., agente segreto del conte di Cavour
Prefazione di Walther Boni
Descrizione: Volume in formato 16° (cm 17 x 11); 95 pagine.
Luogo, Editore, data: Modena, Associazione Terra e Identità, 2005
Disponibilità: NO

 


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“...se vi ha scandalo, non è mia colpa, ma è colpa dei fatti...”. Un piccolo, prezioso libro, curato da Elena Bianchini Braglia per i tipi dell’Associazione Culturale modenese “Terra e Identità”, rivisita coraggiosamente alcuni degli intrighi e degli inganni che portarono all’unità d’Italia. Attraverso le confessioni, riportate fedelmente, di un agente segreto, che li visse in prima persona, il volumetto porta nuova luce sui lati più reconditi della storia

, infarcita di leziosi ornamenti in similoro, di uno strano paese, che non trova ancora ridicolo e penoso inventarsi vittorie e dignità, mai nemmeno sfiorate, né ora, né mai, nel suo incongruente passato.

Dagli archivi riservati di Teodoro Bayard De Volo, ministro del Duca di Modena Francesco V, si invera, a denuncia, la cosiddetta “rivelazione” di un “agente segreto del conte Cavour”, firmata, semplicemente, con le lettere: J.A.

“Sono stato per più di due anni l’agente segreto del Conte Cavour...durante i trenta mesi circa che ho disimpegnato simili funzioni sono stato incaricato di missioni importantissime ed iniziato a molti segreti...ho veduto da vicino gli avvenimenti e gli uomini che hanno occupato l’attenzione pubblica in questo periodo di tempo cotanto rimarchevole. Oggi che ho ripreso la mia libertà ho pensato che il racconto delle mie missioni potrebbe interessare gli uomini seri che, studiando la storia della loro epoca, vogliono penetrare al fondo delle cose...non ho avuto altro movente per scrivere."

Il sorprendente documento, conservato nell’Archivio di Stato di Modena, riportato dal De Volo nella succitata, esauriente biografia del Duca, pubblicata a Modena tra il 1878 e il 1882, reca, in nota, nel capitolo sulle Annessioni, la notizia che le “rivelazioni” di J.A. comparvero, in un primo tempo, a Bruxelles, in francese, per opera della tipografia Delièvu, e, successivamente, in versione italiana, attribuite a un certo Filippo Curletti, agente segreto di Cavour e capo della polizia politica del Dittatore Luigi Carlo Farini.
Tratto dall'articolo "REGNO D’ITALIA, LA VERITA’ SU UOMINI E COSE" di Alina Mestriner Benassi apparso sul quotidiano online del Lombardo Veneto "L'Indipendenza Nuova" del 9 Marzo 2012

La studiosa Elena Bianchini Braglia riscopre l’episodio, che, dopo secoli di opportunistico e ipocrita silenzio, si rivela di grande interesse per tutti coloro che mai si accontenteranno della cosiddetta storia raccontata dai vincitori.

 


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