VITA DI AVVENTURE, DI FEDE E DI PASSIONE - Benedetto CroceAutore: Benedetto Croce
Titolo: Vita di avventure, di fede e di passione
Sottotitolo: Filippo di Fiandra, Il conte di Campobasso, Il marchese di Vico, Isabella di Morra, Diego Duque de Estrada, Carlo Laubero
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 15);  pagine VIII-446; leggere bruniture, ottimo
Luogo, Editore, data: Bari, Laterza, 1936
Collana: Scritti di Storia e Letteratura Politica. N. XXX
Prezzo: Euro 50,00
Disponibilità: 1 esemplare

 


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AVVERTENZA
Mi è accaduto, nel corso delle mie letture e indagini, di sentirmi attirato dalle figure di alcuni uomini, le cui vite, ricche di vicende e di contrasti, trabalzate e trapiantate dalla fortuna in paesi lontani e diversi, impersonavano drammaticamente le condizioni e le lotte politiche e morali dei tempi loro. Mi pareva che, a ben raccontarle, si potesse appagare l'immaginazione, che si diletta dello straordinario e inaspettato, senza perciò deludere le richieste della seria intelligenza storica.

Un incentivo a porre in atto questo disegno mi venne dalle cosi dette "biografie romanzate", deplorevolissime, e che in ragione dello stesso favore onde sono state accolte, attestano, a dir vero, una certa decadenza nell'accorgimento critico, nella severità etica e altresì nel buon gusto ai giorni nostri. Pensai che si potesse fare il preciso opposto di ciò che quelle fanno: attenersi alla più scrupolosa acribia nella documentazione e ricostruzione biografica (quelle, invece, maltrattano i documenti, li alterano con capricciosi frastagli e li mischiano di spiritose invenzioni); riattaccare i casi degl'individui ai problemi delle loro età (quelle biografie staccano gl'individui da questi problemi e li contemplano e li godono quasi ciechi complessi di nervi, eccitabili e variamente eccitati); e tuttavia, come dicevo, appagare in certa misura la fantasia mercé la particolarità dei fatti e la vivezza del racconto.

Perciò, raccogliendo sei di siffatte biografie (con la prima si risale al secolo decimoterzo e con l'ultima si entra nel decimonono), le avrei voluto, per ironica imitazione di «vite romanzate», intitolare: «vite romanzesche»; romanzesche per la loro materia, cioè per la fisionomia dei casi che ritraggono, e non già per il modo di trattazione, che vuoI essere unicamente storico. Ma poi mi sono risoluto per un titolo che fosse meno aperto agli equivoci.

Pubblicate dapprima in riviste e in atti accademici, queste biografie sono state accuratamente rivedute e in più punti accresciute eli notizie e documenti nella nuova edizione, che perciò è da sostituire alle precedenti.
Napoli, marzo 1935
B. C.

 


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