Titolo: 1268 La battaglia di Tagliacozzo
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 23 x 15); 160 pagine.
Luogo, Editore, data: Roma, Laterza
Collana: Storia e Società
ISBN: 9788858134160
Prezzo: Euro 16,00
Disponibilità: In commercio
23 agosto 1268. In una sperduta località della Marsica, Tagliacozzo, i soldati si preparano alla battaglia. Da un lato troviamo schierati i soldati tedeschi e i ghibellini italiani, raccolti attorno a un giovanissimo imperatore, Corradino di Svevia. Dall’altro le truppe francesi e i guelfi della Penisola sotto le insegne del sedicente re di Sicilia, lo spregiudicato e ambizioso Carlo d’Angiò.
Lo scontro che ne segue è destinato a segnare il futuro dell’Italia: di fatto da questo momento il Sacro Romano Impero perderà ogni ruolo nel nostro paese e per lunghi secoli il papato si troverà a svolgere un ruolo egemonico. Non solo, da ora il Mezzogiorno si troverà ad avere sovrani stranieri, francesi o spagnoli, che ne separeranno interessi e destini dal resto della Penisola.
L’introduzione, per la prima volta in Europa, delle tattiche apprese e sperimentate dai Saraceni nel corso delle Crociate, contribuisce a rendere unica questa battaglia anche da un punto di vista militare. Il mondo cavalleresco, con i suoi riti e i suoi vincoli, viene cancellato e sostituito da forme di guerra brutali e prive di remore.
Il protagonista indiscusso di questi fatti rimane l’‘aquilotto svevo’, Corradino. Le sue vicende, tragiche e romantiche, hanno commosso e ispirato più di una generazione, tanto da diventare il simbolo della grande occasione perduta dell’Unità e della nascita di una nazione.
L’introduzione, per la prima volta in Europa, delle tattiche apprese e sperimentate dai Saraceni nel corso delle Crociate, contribuisce a rendere unica questa battaglia anche da un punto di vista militare. Il mondo cavalleresco, con i suoi riti e i suoi vincoli, viene cancellato e sostituito da forme di guerra brutali e prive di remore.
Il protagonista indiscusso di questi fatti rimane l’‘aquilotto svevo’, Corradino. Le sue vicende, tragiche e romantiche, hanno commosso e ispirato più di una generazione, tanto da diventare il simbolo della grande occasione perduta dell’Unità e della nascita di una nazione.