Toto_Proibito_pAutore: Alberto Anile
Titolo: Totò Proibito.
Sottotitolo: Storia puntigliosa e grottesca dei rapporti tra il principe De Curtis e la censura.
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 14); 234 pagine.
Luogo, Editore, data: Torino, Lindau, gennaio 2005
Collana: Le Comete
ISBN: 88-7180-527-5
Disponibilità: No

 


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Appena ottenuto il successo cinematografico, Toto' entrò nel mirino della censura. I suoi film furono analizzati e sottoposti segretamente a tagli e modifiche, spesso pesanti. Ad Antonio de Curtis non era permesso irridere i dipendenti pubblici o battibeccare col Padreterno, sfuggire alle guardie, parodiare i celerini o ridere dell'Inferno, e nemmeno scherzare con Peppino sulla Dolce vita di Fellini. «Se a un comico tolgono la possibilita' di fare la satira, che gli resta?»

, si lamentava l'attore ma intanto andava avanti, mentre funzionari e sottosegretari continuavano a «tagliarlo»: mettevano in crisi case di produzione, falcidiavano potenziali incassi e provocavano riunioni e proteste, facendo scoprire all'Italia dell'epoca che anche il cinema popolare di Toto' poteva essere considerato sovversivo o diventare lo stendardo di una liberta' calpestata. Basato su documenti inediti e confronti filologici, questo libro racconta per la prima volta il lato nascosto del cinema di Toto' e riporta alla luce ciò che funzionari e sottosegretari hanno tentato di cancellare per sempre, dalle scene «sconsigliate» prima delle riprese, alle battute eliminate in sala di montaggio. Un Toto' segreto, un Toto' proibito.

 


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