Le_Reali_Ferriere_pAutori: Brunello De Stefano Manno, Gennaro Matacena.
Titolo: Le Reali Ferriere ed Officine di Mongiana.
Prefazione di Gaetano Cingari.
Fotografie di Fabio Donato.
Descrizione: Edizione in formato 4° (cm 28,5 x 24,5); 223 pagine; 137 illustrazioni in b/n nel testo
Luogo, Editore, data: Napoli, Storia di Napoli e della Sicilia/ Societa' Editrice, marzo 1979
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 La ferreria di Mongiana, fondata durante il regno di Ferdinando IV di Borbone, è l'ultimo episodio di un'attività fusiva, che in Calabria ha origini antichissime (fonderie fenice), di cui restano numerose tracce nel territorio compreso tra Stilo e Serra S. Bruno.

Molti paesi del circondario lo testimoniano; dalla lontana attivita' traggono origine i loro nomi: Furno, Fabbrizia, Spadola, ecc. Gli antichi abitanti sfruttavano sul posto le risorse del sottosuolo, fondevano il rame, il piombo, l'argento, il ferro. Le miniere di Pazzano, che riforniranno di materia prima la «Mongiana», erano gia' esplorate in epoche antecedenti la conquista normanna e, dal secolo XVIII, diventano il fulcro intorno al quale si sviluppa l'industria del ferro napoletana. Sulla scorta dei documenti è possibile seguire la storia delle miniere e dei primi rudimentali forni fin dal lontano 1094.

La «Mongiana» è una filiazione delle antiche «Ferriere del Bosco del Demanio di Stilo» dalle quali, con un processo di gemmazione dipendente dai metodi di fusione (trattamento dei minerali con carbone vegetale), si distacca nella seconda meta' del secolo XVIII.
L'enorme fabbisogno di combustibile rendeva le ferriere industrie nomadi all'inseguimento di boschi da carbonizzare. Le abbiamo indicate come «ferriere itineranti» perché la distruzione delle foreste loro limitrofe (non si faceva ancora uso di regolari cicli di taglio) metteva le bocche dei forni in cammino alla ricerca di nuovi pascoli da divorare. Nel 1771, distrutto il bosco stilense, i forni giungono in localita' Cima — detta in seguito Mongiana dal nome di un ruscello che scorreva sulla Piana Stagliata. Micene — al centro di foltissime selve. Intorno a quel primo, piccolo, nucleo di attrezzature, col tempo sorse il paese e, con l'introduzione delle prime leggi di tutela forestale, la ferriera perse il carattere itinerante e si tramutò in industria stabile.

 


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