note di napoli francesco niglioAutore: Francesco Niglio
Titolo: Note di Napoli
Sottotitolo: La città di Partenope tra Musica e Storia
Descrizione: Volume in formato 8°; 471 pagine.
Luogo, Editore, data: Roma, Dei Merangoli, 2015
Collana: i Cortili
ISBN: 978-88-98981-05-2 9788898981052
Disponibilità: NO

 


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Napoli, da sempre “rifugio” di autori, più o meno famosi, che hanno reso la sua storia e le sue vicende “arte”, attraverso la letteratura, il cinema e soprattutto la musica. L’autore in questo libro ci accompagna, nota dopo nota, alla scoperta della bellezza e delle contraddizioni di questa città.

Un atto d’amore incondizionato verso Napoli e i suoi abitanti per scoprire, nell’ordito della Storia, delle melodie e dei versi, le vicende che hanno segnato per sempre il volto e il tessuto della città e che ne hanno fatto un “unicum” irripetibile. Canzoni e versi grazie ai quali la Città del sole e del Golfo è divenuta oleografia e folklore, ma che narrano anche di una realtà antropologica complessa, che si può amare o detestare visceralmente, perché non sono possibili vie di mezzo. La sua anima inquieta scuote la coscienza superficiale e sentimentalmente piatta dell’uomo contemporaneo, perché la città di Partenope è stata, ed è ancora, il luogo mitico ove le parole “doce o amare” sono sempre parole d’amore.


Francesco Niglio nasce a Matera l’ultimo sabato di giugno del 1939. Dopo gli studi classici, si laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Bari. Docente di Lettere sino al 1996, affina con gli anni le sue passioni, divenendo un profondo e attento conoscitore della letteratura e della storia antica. Nel 1973 inizia la sua attività di scrittore con la pubblicazione del volume Pablo Neruda: letture, edito da BMG-Matera, a cui seguiranno altri numerosi scritti tra cui, nel 1999 per Altrimedia Edizioni, Dario Bellezzatesto storico critico sul poeta, scrittore e drammaturgo.
La passione per la musica che lo accompagna da giovanissimo si sposa con quella per la storia, spingendolo per un verso ad “osare” imparando a suonare la chitarra da autodidatta – sono noti i suoi duetti con i fratelli Pietro o Tommaso nelle loro ensamble jazz – dall’altro a raccontare e studiare la storia della musica e delle vicende ad essa legate con il rigore proprio dello storico. Di qui la stesura di testi dedicati al melodramma italiano, all’operetta e alle canzoni.

 


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