ITALIA BARBARA. Fascismo e rivoluzione - Curzio Malaparte

«…Son certo anzi che molti mi daranno addosso come a un nemico, quale sono, del quieto vivere dei pigri, dei vili e dei finti. Ma credi tu ch’io non senta tutto l’onore che mi viene dal dover combattere oggi contro i civilissimi difensori delle filosofie barbariche, contro le false aristocrazie della cultura, dopo aver combattuto in ogni piazza e in ogni strada, con le pietre in tasca, fra muro e muro e fra siepe e siepe, e contro il popolo illuso e feroce “innocente e imperdonato”, aizzato alla lontana dai vilissimi apostoli delle eresie culturali, filosofiche e politiche, oltremontane?».