Curatore: Luigia Laserra
Titolo: Villae
Sottotitolo: Libri XII - Tomo II
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 23 x 16); pagine 372
Luogo, Editore, data: Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, dicembre 2011
Collana: Edizione Nazionale delle opere di Giambattista Della Porta
ISBN: 9788849520316
Condizioni: Nuovo
Note:
Prezzo: Euro 53,00
Nei dodici libri della Villa di Giovan Battista della Porta, confluisce, in forma enciclopedica, la rivisitazione dei classici dell’agricoltura e la ricerca botanica che gli umanisti condussero fra Quattro e Cinquecento con criteri filologici e talora sperimentali.
La coltivazione degli alberi da frutta e quella dell’olivo dovevano essere prevalenti nell’economia agricola del Mezzogiorno ed avere un particolare rilievo nella scienza e nella pratica agricola, se Giovan Battista Della Porta, quando affrontò la trattazione dell’agricoltura, si rivolse inizialmente a percorrere ed esplorare il Pomarium e l’Olivetum della sua ‘Villa’ ideale. Prima ancora, infatti, di diventare il quinto e il sesto libro del complessivo trattato, i due libri raccolti in questo tomo II uscirono a stampa, separatamente, ed ebbero una fortuna indipendente anche dopo la pubblicazione dell’intero trattato, che dava loro una sistemazione organica nell’architettura così accuratamente studiata delle sue dodici tappe: anzitutto la scelta e conduzione del centro gestionale, poi la zona non coltivata della macchia e i modi della coltivazione (libri I_IV), quindi il frutteto e l’oliveto che riguardano piante arboree (libri V_VI), infine la vigna e gli altri arbusti, il giardino e il prato, che saranno argomento degli altri due tomi (libri VII_IX, X_XII). Se al frutteto il Della Porta dedica lo spazio maggiore, sviluppando un vero trattato di frutticoltura, in cui trovano posto le tecniche di coltivazione e di potatura degli alberi, le molteplici forme d’innesto, le caratteristiche peculiari delle numerose specie frutticole a lui note, accanto alla storia di ciascuna, all’indicazione delle esigenze climatiche, pedologiche e agronomiche, all’elencazione delle varietà diffuse a Napoli e nell’Italia meridionale, non manca nel libro successivo una descrizione dettagliata delle forme di coltivazione dell’olivo tipiche delle diverse contrade e della produzione olearia nella sua varietà. La fortuna singolare del Pomarium e dell’Olivetum si riflette nell’apparato di questo tomo, il quale dà conto, oltre che delle fonti, anche della duplice redazione del testo.