IL PRESEPE NAPOLETANO - Franco ManciniAutore: Franco Mancini
Titolo: Il Presepe Napoletano.
Sottotitolo: Scritti e testimonianze dal secolo XVIII al 1955.
Descrizione: Volume rilegato, in 4° (cm 32 x 24); pp. XI + 351; 146 illustrazioni in b/n e 20 tavole a colori fuori testo.
Luogo, Editore, data: Napoli, SEN, 1983
Disponibilità: NO

 


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Il volume è un'antologia di scritti sul presepe napoletano apparsi nell'arco di oltre due secoli.
Accanto agli scritti di Autori quali Onofri, Napoli-Signorelli, Maddaloni, Perrone, Croce, Correra, Nicolini, Molajoli, compaiono scritti di alcuni illustri viaggiatori approdati a Napoli tra la seconda meta' del Settecento e la prima meta' dell'Ottocento: Samuel Sharp, Jean-Claude De Saint Non, Wolfgang Goethe, Gregoire Orloff, solo per citarne alcuni.
Ampio spazio, inoltre, è dedicato ai documenti d'archivio, nonché ai numerosi articoli pubblicati in occasione delle ricorrenze natalizie sui quotidiani dell'intera Penisola.
Il materiale raccolto - che potrebbe essere suddiviso in saggi storici, testimonianze di carattere letterario, documenti d'archivio - è stato ordinato secondo la successione cronologica dei singoli contributi, considerando in linea di massima l'anno relativo alla prima edizione. Si è ritenuto opportuno adottare tale criterio anche nel caso dei documenti di archivio (solo quelli pubblicati) per dar modo al lettore di seguire le varie fasi dell'evoluzione subita dagli studi sull'argomento. Tuttavia per alcuni scritti - lettere, relazioni o diari di viaggio - giunti alle stampe molto tempo dopo la stesura originale, si è preferito tener conto della data di quest'ultima, per evitare che l'interpolazione di altri testi, redatti successivamente ma pubblicati prima, finissero col falsarne il valore.

Nelle schede premesse a ciascun testo ci si è preoccupati di sottolineare le notizie riferite per la prima volta, ed in particolar modo quelle cui attinsero gli autori successivi che spesso ne hanno fatto dei veri e propri luoghi comuni. Anzi, non di rado, il significato originario di tali notizie è stato distorto per adattarle a tesi precostituite contribuendo cosi' ad alimentare la diffidenza ed il sospetto verso un fenomeno sotto alcuni aspetti ancora tutto da scoprire.

A titolo puramente esemplificativo, bastera' ricordare l'annosa questione dell'attribuzionismo, un campo irto di difficolta' sul quale aleggia l'ombra di uno scetticismo non sempre giustificato anche se i danni arrecati in passato da 'esperti' depositari di verita' assolute sono purtroppo una concreta realta'. Una realta' che rende improcrastinabile una revisione attenta e scrupolosa sia per distinguere il vero dal falso, l'opera d'autore dal prodotto di bottega, sia per aggiungere altri artisti alla ristretta rosa dei nomi tramandati dalla tradizione. In questo lavoro di verifica, la ricerca, che gia' da tempo si serve con profitto della fotografia, potra' trarre nuovi vantaggi dalla radiologia mediante la quale è possibile effettuare una 'lettura' di eventuali firme senza dover procedere alla rischiosa operazione di svestitura dei pastori.

Non è questa la sede per entrare nel merito di un argomento disseminato di interpretazioni controverse, spesso propalate da persone interessate che si sono servite in maniera capziosa della tradizione, ma ciò non deve indurre ad imboccare una strada altrettanto fasulla e pericolosa negando, in nome di un presunto rigore scientifico, quanto di buono ancora in essa sopravvive.

 


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