DALL’AMERICA ALL’EUROPA. La «traversata» di Vincenzo Fondacaro - Giuseppe GalzeranoAutore: Giuseppe Galzerano
Curatore:
Titolo: Dall'America all'Europa
Sottotitolo: La «traversata» di Vincenzo Fondacaro
Descrizione: Volume in formato 8°; 520 pagine; con illustrazioni
Luogo, Editore, data: Casalvelino Scalo, Galzerano, 2021
Collana: L'Avventura
ISBN: 978889537501
Condizioni: nuovo
Note:
Prezzo: Euro 20,00
Disponibilità: In commercio

 


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Una storia e una traversata incredibile e sconosciuta...
Il 3 ottobre 1880 dal porto di Montevideo salpa il «Leone di Caprera», una piccola imbarcazione di nove metri per due che - nel nome - rende omaggio a Giuseppe Garibaldi, che è vissuto e ha combattuto a Montevideo e in Uruguay. La comunità italiana pensa di affidare all’equipaggio l’incarico di consegnare una spada d’oro a Garibaldi, ma quando vedono la barca, temendo un sicuro naufragio, giudicano l’impresa folle e si limitano a porre le proprie firme su un album da consegnare, una volta in Italia, a Garibaldi. Ciò nonostante Vincenzo Fondacaro, calabrese di Bagnara Calabra (dove è nato nel 1844), e i marinai Orlando Grassoni (nato a Ancona nel 1843), e Pietro Troccoli (nato a Marina di Camerota nel 1852) non rinunciano alla temeraria e impossibile impresa della traversata dell’Oceano Atlantico, che portano a termine dopo 112 giorni. Si fermano a Tenerife e a Las Palmas, dove vengono accolti trionfalmente.

Dalla Spagna Trocccoli si reca da Garibaldi a Caprera. L’imbarcazione che ha superato le tempeste dell’Atlantico, arriva a Livorno il 9 giugno 1881 dove viene esposta. In seguito, esposta nella Villa Reale di Monza, è ammirata anche dal re e dalla regina. La stampa mondiale segue con interesse e partecipazione questa straordinaria avventura. L’opera racconta, giorno per giorno, questo straordinario, incredibile e avventuroso viaggio compiuto da tre emigranti italiani, da Montevideo all’Europa, su una piccola imbarcazione, con la quale sfidarono la vita per dimostrare che le onde dell’oceano si possono placare con l’olio.

Nel 1995 la Galzerano Editore di Casalvelino Scalo, che ha ritrovato questo libro dimenticato, lo ha sottratto all’oblio degli uomini e, dopo oltre cent’anni, riproposto al pubblico.
La nuova edizione è arricchita da documentazione, foto e xilografie del tempo e da un’attenta ricerca giornalistica sui giornali italiani ed esteri (americani, argentini, francesi, inglesi, messicani, polacchi, spagnoli, uruguayani, ecc.) sulle vicende legate all’impresa, che non è stata mai più ripetuta. Ma il libro, oltre che storia di mare e di marinai, è anche una sconosciuta, coinvolgente e appassionante storia dell’emigrazione italiana.

In copertina rielaborazione grafica  di un’illustrazione di Don Sancio pubblicata dal giornale umoristico «Lo Spirito Folletto» di Milano del 28 luglio 1881, che commentava: «Il capitano Fondacaro e i marinai Grassoni e Troccoli, veri lupi di mare, s’infischiano degli elementi e compiono in condizioni pericolose il viaggio più lungo che sia mai stato fatto. Onore ai nostri bravi compatrioti».

Dalla quarta di copertina;

Stimolanti e ricche del fascino delle avventure realmente vissute, le pagine di questo libro documentano e raccontano una straordinaria traversata dell’Oceano Atlantico, compiuta - dall’ottobre 1880 al gennaio 1881 - da tre marinai italiani, determinati e coraggiosi.
Partiti da Montevideo, Vincenzo Fondacaro di Bagnara Calabra (Reggio Calabria), Orlando Grassoni di Ancona e Pietro Troccoli di Marina di Camerota (Salerno), dopo varie peripezie, raggiungono il porto di Livorno nel giugno 1881.
Senza nulla, i tre «navigatori solitari» procedono da soli per novantasei giorni in mezzo all’Oceano, sfidando mille pericoli, senza cedere alla paura, nutrendo un’avvincente fiducia nelle loro capacità e nell’olio che placa le onde tempestose. In un quotidiano e appassionante confronto, il cui esito non è mai scontato, affrontano eventi e forze che li sovrastano, ma riescono a «vincere» le imprevedibili insidie dell’Oceano Atlantico, che percorrono per diecimila chilometri.
Viaggiano su un minuscolo e microscopico guscio di noce di tre tonnellate, lungo nove metri, largo due e alto un metro al centro e, a prua e a poppa, un metro e sessanta, che - in omaggio a Giuseppe Garibaldi - chiamano «Leone di Caprera».
Nessuno è disposto a scommettere un centesimo sulla riuscita dell’«impossibile impresa»; con novantanove probabilità su cento, si tratta di rischiare la vita. Un giornale cattolico scrive che è una traversata... massonica e diabolica!
L’impresa non è stata ritentata e i tre marinai stabiliscono e conquistano un primato marinaresco mondiale, che appartiene all’umanità.
Consultando i giornali (italiani e stranieri) del tempo, ricostruiamo le fasi dell’impresa e, nella ricorrenza del centoquarantesimo anniversario, certi di suscitare interesse e ammirazione per i tre navigatori solitari, riproponiamo il diario di bordo, scritto da Vincenzo Fondacaro e pubblicato nel 1881. È un libro che sa di tempeste oceaniche, di solitudine, di salmastro, di coraggio, di follia, ed è anche una dichiarazione d’amore nei confronti del mare, elemento oscuro e meraviglioso, affascinante e misterioso, che forma uomini e donne, leviga i caratteri e può mettere il cuore in burrasca.
Per Fondacaro il marinaio contribuisce alla felicità dell’umanità e, per questo, continuerà a progettare viaggi nell’Oceano. Dopo una fama vasta e breve, nel tentativo di stabilire un nuovo primato, nel 1893 si inabissa con altri tre marinai ed ha un’introvabile «tomba azzurra» nell’Oceano. La sua vita, un gioco continuo; la sua passione, sfidare i pericoli. Orlando Grassoni morirà a Genova nel 1901 e Pietro Troccoli a Montevideo nel 1939.
Il volume - arricchito da una vasta e minuziosa documentazione giornalistica, con gli articoli e le illustrazioni della stampa italiana e straniera (americana, argentina, francese, inglese, messicana, polacca, spagnola, uruguaiana) - oltre ad essere un sincero e riconoscente omaggio a uomini di grande coraggio, fa rivivere le emozioni dell’«impossibile impresa», alla quale sono stati dedicati anche dipinti, poesie e spartiti musicali.


 


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