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Titolo: Novelle
Due volumi
Con un saggio di Leonardo Sciascia
Introduzione e note di Giulio Carnazzi
Descrizione: Volumi in brossura, in astuccio morbido, di cm 17,5 x 11; 481 + 493 pagine; strappetti e spellature all'astuccio
Luogo, Editore, data: Milano, Rizzoli, giugno 1981
Collana: Biblioteca Universale Rizzoli. I Classici, n. L328
ISBN:
Condizioni: ottime
Prezzo: Euro 10,00
Disponibilità: 1 esemplare
Un intento di perlustrazione globale muove e dirige l'intera opera del Verga, nel solco della grande tradizione ottocentesca. Il punto d'approdo è un'immagine onnicomprensiva del mondo, investigato, per campioni, nella sua molteplicità di livelli e di registri espressivi. Se il ciclo dei «Vinti» rimane incompiuto, il corpus delle novelle verghiane restituisce invece il coerente affresco di una realtà composita, eterogenea, minata da sommovimenti. Dopo l'avvio di « Nedda » ecco i « documenti umani » di « Vita dei campi », esiti altissimi di un realismo fondato su premesse obiettive ma rielaborato in note di larga coralità. E sono i miti della « Lupa » e di « Cavalleria rusticana », l'avventura esistenziale di Jeli, l'ispida verità di Malpelo. I quadri delle « Novelle rusticane » ripetono lo stesso angolo di realtà prospettato da un'ottica diversa: il deus absconditus è la roba, il bisogno quotidiano che ingrigisce i personaggi e smorza gli accenti. Ma l'abitudine di ritagliare ideali antologie nell'ambito di un solo filone, quello siciliano-rusticale, suona ormai come un invecchiato paradigma critico. All'area del Verga maggiore possiamo tranquillamente annettere altre sezioni della sua produzione novellistica: a cominciare dalle scene di vita milanese raccolte in « Per le vie », straordinari disegni del minuto proletariato cittadino, condotti con una libertà di soluzioni narrative di cui solo il lettore attuale può cogliere la misura di assoluta modernità.