Curatore:
Titolo: Il Caffé delle due porte
Sottotitolo: 1848
Romanzo storico
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 15); 479 pagine
Luogo, Editore, data: Napoli, Tullio Pironti, 2021
Collana:
ISBN: 9788879374934
Condizioni: nuovo
Note:
Prezzo: Euro 18,00
Disponibilità: 1 esemplare
Nel 1848 il Caffè delle Due Porte ad Avellino era un ritrovo di liberali che vi tenevano appassionate, quanto clandestine, discussioni sulla prospettiva dell'unificazione italiana. L'autore mette così inizialmente a fuoco un microcosmo di provincia a partire da una cittadina dell'interno del Regno delle Due Sicilie, con il suo complesso di trame e di personaggi ; ma subito dopo lo sguardo si allarga su scenari sempre più ampi, come la Napoli borbonica, la Torino di Carlo Alberto, fino alla Milano delle cinque giornate e la prima guerra d'indipendenza, per esitare infine nella drammaticità delle barricate del 15 maggio nella capitale partenopea.
La peculiarità del romanzo è l'intreccio fra i personaggi di fantasia e quelli realmente esistiti, come Luigi La Porta, Carlo Poerio, Francesco De Sanctis, Filippo Palizzi, Niccola Nisco, Michele Pironti e molti altri, secondo un modello già felicemente sperimentato dall'autore in La fontana di Bellerofonte, di cui questo è una sorta di ideale continuazione.
Come nel precedente romanzo, anche in questo tutti gli accadimenti e i personaggi storici sono ricostruiti da fonti dirette e indirette, attraverso documenti, testimonianze, ecc. Tutto il contesto narrativo, invece, reinventa aspetti appartenenti a rituali, mentalità, forme espressive, modi di dire, dialetti, che consentono di avvicinarsi agli eventi con la sensazione molto realistica di mescolarsi ai protagonisti annullando la distanza temporale.
Diverse trame corrono parallele, mentre le loro propaggini si incrociano formando un unico ordito, dove trovano collocazione passione amorosa e crisi coniugale, tormenti dell'amore senile e ricerca ambivalente delle proprie origini. Non manca quello che oggi chiameremmo un cold case, cioè l'indagine sulla scomparsa di una donna avvenuta dodici anni prima, che accompagna tutto il romanzo dall'inizio alla fine.
La peculiarità del romanzo è l'intreccio fra i personaggi di fantasia e quelli realmente esistiti, come Luigi La Porta, Carlo Poerio, Francesco De Sanctis, Filippo Palizzi, Niccola Nisco, Michele Pironti e molti altri, secondo un modello già felicemente sperimentato dall'autore in La fontana di Bellerofonte, di cui questo è una sorta di ideale continuazione.
Come nel precedente romanzo, anche in questo tutti gli accadimenti e i personaggi storici sono ricostruiti da fonti dirette e indirette, attraverso documenti, testimonianze, ecc. Tutto il contesto narrativo, invece, reinventa aspetti appartenenti a rituali, mentalità, forme espressive, modi di dire, dialetti, che consentono di avvicinarsi agli eventi con la sensazione molto realistica di mescolarsi ai protagonisti annullando la distanza temporale.
Diverse trame corrono parallele, mentre le loro propaggini si incrociano formando un unico ordito, dove trovano collocazione passione amorosa e crisi coniugale, tormenti dell'amore senile e ricerca ambivalente delle proprie origini. Non manca quello che oggi chiameremmo un cold case, cioè l'indagine sulla scomparsa di una donna avvenuta dodici anni prima, che accompagna tutto il romanzo dall'inizio alla fine.