AAA_Immagine_Non_Disponibile_pAutore: Enzo Amato
Titolo: La Musica del Sole
Sottotitolo: Viaggio attraverso l’insuperabile Scuola Musicale Napoletana del Settecento
Prefazione di Vincenzo De Gregorio
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 15); 320 pagine + 16 pagine n.n. di illustrazioni a colori fuori testo
Luogo, Editore, data: Napoli, Controcorrente, luglio 2012
ISBN: 9788889015957
Disponibilità: NO

 


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  Questo libro non vuole essere un trattato sul Settecento Musicale Napoletano, né tantomeno ha la pretesa di fornire al lettore acculturato notizie sensazionali, è semplicemente una riflessione per cominciare a intraprendere un percorso che possa mettere ordine in quella che è la storia della musica in generale, che non può esimersi dal fare i conti con uno dei fenomeni più importanti di sviluppo e consapevolezza musicale che si siano generati in un preciso luogo e in un determinato tempo: la Scuola Musicale Napoletana.

La Scuola Musicale Napoletana, nonostante l'arco temporale in cui si concentra, dal 1685 al 1850 circa, da Francesco Provenzale, Alessandro Scarlatti e Francesco Durante a Saverio Mercadante, Nicola Zingarelli e Vincenzo Bellini, nonostante l'alto numero di compositori rinomati in tutto il mondo dell'epoca, nonostante la copiosa produzione musicale sacra e profana, strumentale e vocale sparsa in biblioteche di mezzo mondo, è rimasta pressoché sconosciuta al grande pubblico.
Questo libro è frutto di anni di ricerca e nasce dalla passione e dalla voglia di scoprire ed ordinare i tasselli di una storia, la storia della musica, anch'essa scritta, fino ad oggi, da chi vuole annientare la cultura dei popoli per controllarli, inducendoli a credere alle cose più inverosimili. A pagarne le conseguenze sono stati i musicisti di scuola napoletana, tra cui Domenico Scarlatti, Pasquale Anfossi, Giovanni Paisiello e l'allievo di Gioacchino Cocchi, Andrea Luchesi. Attraverso la confusione, l'occultamento e la deformazione degli eventi, che sono qui analizzati e smontati punto per punto dalla verità e dalla ragione, la storiografia predominante ha mitizzato la Wiener Klassik, di cui Wolfgang Amadeus Mozart è il massimo esponente. Tutto questo in nome della Grande Opera, che non può prodursi se non attraverso uno stato di putrefazione e di dissolvimento: non si può giungere al Nuovo Ordine Mondiale se non attraverso un disordine scientemente organizzato.


 


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